Protesta dell’Ugl contro la Raggi, che vuole i rifiuti urbani a Saxa Rubra

4 Giu 2019 10:58 - di Alberto Mariani

“Un tavolo tecnico di confronto con lavoratori e cittadini per capire modi, tempi e durata di una scelta che tutti stanno vivendo come una vera imposizione priva di senso”, indicando anche “un altro sito per le operazioni di trasbordo, accessibile e funzionale, ovvero l’area Bufalotta direzione Nomentana, prospiciente all’inversione di marcia”.
Questa una delle richieste principali contenute nell’intervento del segretario regionale Ugl Informazione, Dante Iannuzzi, nel corso del Consiglio del Municipio XV sul trasferimento dei rifiuti urbani della Capitale a Saxa Rubra, accanto alla stazione di Cotral, Atac e Ferrovia Roma Nord.

“Non crediamo più al sindaco”

“Altrimenti chiediamo al Sindaco di Roma, Virginia Raggi, un impegno formale, qualora l’area di Saxa Rubra si dovesse rivelare molto di più di un’area di semplice ‘trasbordo’, diversamente da come da lei stessa ha promesso e dichiarato: dimettersi e tornare a casa”.
“Dopo aver bollato come fake news i timori di lavoratori e cittadini, il Sindaco Raggi continua a rassicurare che Saxa Rubra sarà un’area di mero trasbordo della spazzatura, pur sapendo che, vista la situazione della mobilità del sito, risulterebbe impossibile evitare stazionamenti e altre operazioni. Dunque facciamo fatica a crederle”.

Il no del 15mo municipio

“Anche perché ricordiamo ancora come andò a finire con la ‘vertenza  Sky’, l’azienda minacciava di trasferirsi a Milano anche a causa della discarica che aveva di fronte. Sindacalisti e lavoratori scelsero di credere nell’operato del Sindaco di Roma, ma poi, in barba alle sue rassicurazioni, i rifiuti sono rimasti di fronte alla ex sede di Sky, mentre i dipendenti sono stati trasferiti”.
Con 18 voti favorevoli, 0 contrari e 0 astenuti, il Consiglio del XV Municipio ha espresso contrarietà unanime al possibile trasbordo di rifiuti nl parcheggio di Saxa Rubra, “punto di interscambio strategico che soffre divarie criticità urbanistiche, archeologiche ed idrogeologiche, essendo un’area di immediata allagabiltà in caso di esondazioni del Tevere”.

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