Radio Radicale è salva. I Cinquestelle votano no e perdono la battaglia
Un’ altra spaccatura nel governo e un’altra battaglia persa per il M5S. Radio Radicale per ora è salva e non certo grazie ai grillini. La Lega vota con le opposizioni per salvare la radio, mentre i M5S votano contro seguendo le indicazioni di parere contrario del vice ministro Castelli. Il governo è andato sotto. Nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera si doveva votare un emendamento del Pd (a firma Sensi e Giachetti) al decreto Crescita per “salvare” Radio Radicale con un finanziamento di altri 3 milioni per il 2019. Il testo è stato riformulato, spiegano i dem, su proposta della Lega, che vota a favore del salvataggio. Ma il governo con il viceministro 5Stelle dell’Economia, Laura Castelli, ha dato parere contrario.
M5S vota no al salvataggio di Radio Radicale
La misura punta a favorire la conversione in digitale e la conservazione degli archivi. L’emendamento approvato prevede – apprendiamo dal Sole24Ore– l’inserimento nel testo del provvedimento dopo l’articolo 30 di un articolo 30 bis, dal titolo: «Interventi a favore di imprese privatre nel settore radiofonico». In base al primo comma, le imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale (legge 230 del 1990) mantengono il diritto dell’intero contributo previsto dalle leggi 250 del 1990 e 278 del 1991, anche in presenza di ripartizione percentuale tra gli altri aventi diritto. «Inoltre, allo scopo di favorire la conversione in digitale e la conservazione degli archivi multimediali di questo tipo di imprese la Presidenza del Consiglio dei ministri corrisponde a queste aziende un ulteriore contributo di tre milioni di euro per quest’anno (le risorse vengono attinte dal Fondo per il pluralismo e l’innovazione nell’informazione)», leggiamo. «Questo contributo, prevede l’emendamento approvato, «non è soggetto a riparto percentuale tra gli altri aventi diritto, e può essere riassorbito da eventuale Convenzione appositamente stipulata successivamente all’entrata in vigore della presente disposizione». Entrambi i contributi vengono corrisposti nel limite dell’80% dei costi dell’esercizio precedente».
Sono contrario al finanziamento dei Radicali, incalliti e velenosi antifascisti