Rave alla Sapienza, la procura indaga per omicidio colposo
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti in merito al decesso di Francesco Ginese, il 26enne morto dissanguato dopo essersi ferito mentre scavalcava la cancellata della Sapienza per entrare al rave illegale. Titolare dell’indagine è il pm Stefano Rocco Fava che dopo aver ricevuto una prima informativa della polizia ha disposto l’autopsia sul corpo del giovane. Sulla vicenda in mattinata il ministro dell’Interno era intervenuto chiamando in causa i vertici dell’Università La Sapienza. «Perché il Rettore della Sapienza tollera l’illegalità e non fa nulla?», aveva dichiarato Salvini, commentando che «la responsabilità di questa morte è anche di chi permette queste illegalità da troppo tempo, tra occupazioni di aule e feste non autorizzate con uso e abuso di alcolici e altre sostanze». Il Rettore Eugenio Gaudio aveva denunciato ben prima dell’ episodio tragico la situazione di illegalità diffusa all’interno dell’ateneo romano. Una denunca solo verbale.
In Procura si indaga per capire cosa è successo e accertare eventuali responsabilità, in particolare di chi doveva garantire l’incolumità dei partecipanti alla festa: al vaglio sia la posizione degli organizzatori della Notte Bianca che di chi ha la giurisdizione sugli spazi dell’ateneo. Ai pm a breve verrà inviata un’informativa anche sulla base delle risultanze dell’attività di monitoraggio e osservazione effettuata quella notte dagli agenti della polizia.