Renzi scatenato contro il governo (ma sotto sotto anche contro Zingaretti)
Matteo Renzi a pallettoni contro il governo alla Repubblica delle Idee in corso a Bologna. Ma a ben vedere sotto sotto ce l’ha pure con Zingaretti.
Nel suo intervento di stamane, l’ex segretario del Pd ha detto una cosa che fa riflettere: “Si dice che i 5 stelle siano di sinistra e hanno votato le peggiori leggi sull’immigrazione. Se questi sono di sinistra l’accordo fatelo voi, senza il mio nome e senza di me”. Il che lascia intuire abbastanza agevolmente che lo scontro interno al partito democratico sia tutt’altro che sopito.
“Salvini fanfarone”
Per argomentare al meglio il suo no a qualunque intesa con i pentastellati, l’ex premier ha sparato bordate a non finire. Quelli che dicevano “il Pd fa schifo sono colpevoli di fronte alla storia, hanno aperto le porte alla peggiore destra della storia”. “Conte? Inesistente, potrebbe fare il vice ministro del protocollo“.
E poi ovviamente sul segretario della Lega: “Salvini a Bruxelles non conta nulla, e’ soltanto un fanfarone che parla in liberta’ e le conseguenze le pagano gli investitori e le persone. L’Italia non uscira’ mai dall’euro checche’ ne dicano Borghi e Bagnai”. “Matteo Salvini e Luigi Di Maio stanno portando il Paese alla rovina. Sono degli incapaci, sono dei cialtroni“.
La vendetta
Tutto questo – e altro ancora – per bloccare evidentemente ogni tentativo di accordo con i grillini. Eppure finora lo stesso Zingaretti ha negato ogni ipotesi di governo alternativo a quello attuale se si dovesse aprire la crisi. Privilegiando la strada delle elezioni, dunque.
Ma l’uscita di Renzi deve essere evidentemente motivata dalla sfiducia nelle parole e nei comportamenti del neosegretario del partito o – dicono altri – dal sentimento di vendetta verso i propri fedelissimi. Renzi ne ha portati in grande quantità in Parlamento e li vede salire sul carro del vincitore delle primarie. E allora muoia Sansone con tutti i filistei. Sono i misteri della casa rossa…