Rifiuti, in piazza contro la discarica a Pian dell’Olmo. Regimenti: la Regione Lazio ascolti i cittadini
No alla discarica a Pian dell’Olmo: i cittadini sono scesi in strada contro l’ipotesi di una cava per lo smaltimento dei rifiuti sulla quale la Regione Lazio è chiamata a fornire la valutazione di impatto ambientale.
“Condivido la protesta dei cittadini per dire no al progetto di una discarica nell’area di Pian dell’Olmo. Hanno fatto bene ad andare sotto gli uffici della Regione Lazio e far sentire forte la voce del loro dissenso, perché la realizzazione in quella zona di un sito di smaltimento dei rifiuti sarebbe un grave pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente”: lo afferma Luisa Regimenti, parlamentare europea e responsabile per la Lega della Sanità nel Lazio, a proposito della protesta messa in atto da cittadini e sindaci dei Comuni di Riano, Castelnuovo di Porto, Monterotondo, Sacrofano e Formello contro il progetto.
“I rischi per tante famiglie che abitano nella zona sono reali – continua Regimenti – e non possono essere sottovalutati. C’è il possibile inquinamento dell’aria e quello di una falda acquifera, il traffico già intenso che aumenterebbe in maniera esponenziale, la probabilità di contaminare gli adiacenti campi coltivati, in un’area che, tra l’altro, è sottoposta a precisi limiti ambientali, paesaggistici e archeologici”, anche per la presenza di reperti di flora fossile e di fauna unici al mondo.
Una situazione esplosiva
Una situazione già esplosiva perché in questo territorio, compreso tra il Parco regionale di Veio e la Riserva naturale della Marcigliana, nel XV Municipio, ci sono tuttora siti non bonificati di rifiuti tossici e solidi urbani e un sito di materiali inerti. Esiste, inoltre, un vincolo dovuto a un incendio avvenuto nel 2012 e che ne impedisce l’utilizzo per almeno altri otto anni. E’ stato anche acquisito un parere negativo da parte dell’Autorità di Bacino del Tevere per possibili rischi geo-ambientali.
“Mi auguro – sottolinea Regimenti – che le istituzioni recepiscano queste indicazioni e decidano per il bene della popolazione, la sola cosa che conta. Regione Lazio, Comune di Roma, Arpa Lazio, Soprintendenza archeologica e paesaggistica facciano tutti la loro parte, andando oltre i pareri e le buone intenzioni, anche alla luce delle proteste dei cittadini e delle amministrazioni comunali dell’area di Pian dell’Olmo, che insieme denunciano con i fatti le drammatiche conseguenze che la costruzione in zona di una discarica comporterebbe”.
“Conseguenze – osserva l’europarlamentare della Lega – che sono anche a conoscenza della Comunità europea, grazie alla petizione che i cittadini del territorio di Riano hanno presentato a Bruxelles nel 2012. Il riscontro ostativo della Ue al progetto conferma la necessità che la tutela ambientale e quella della salute pubblica procedano di pari passo. Bisogna difendere il diritto dei cittadini di godere di un ambiente salubre – conclude – e io sono a fianco dei comitati civici che si battono per raggiungere questo obiettivo”.