Rivolta a Hong Kong, Parlamento assediato. Scontri tra manifestanti e polizia (video)

12 Giu 2019 15:19 - di Redazione

È rivolta a Hong Kong. Continua l’assedio dei manifestanti sotto il Parlamento che, per la pressione crescente delle proteste, ha rinviato l’inizio dell’esame della legge sulle estradizioni. I rivoltosi hanno cercato di bloccare l’ingresso dell’edificio del Consiglio legislativo e la polizia ha fatto uso di idranti, lacrimogeni e spray al peperoncino per disperdere le migliaia di persone che stanno protestando contro la legge. Lo riferiscono i media locali in una sorta di diretta in streaming.

Gli scontri sono poi ripresi: i manifestanti sono entrati nella sede del Parlamento di Hong Kong e la polizia antisommossa ha risposto sparando gas lacrimogeni e fumogeni all’interno dell’edificio. La notizia è riportata dal South China Morning Post, secondo cui alcuni membri dell’assemblea stanno fornendo fazzoletti e acqua alle persone ferite dal gas. Il capo della polizia ha appena reso noto che gli scontri sono stati riclassificati come «rivolta», una dichiarazione che avrà gravissime implicazioni per tutti coloro che saranno arrestati. La tensione rimane dunque alta anche dopo che Parlamento  ha rinviato il voto sulla controversa legge per l’estradizione verso la terraferma cinese. Molti manifestanti indossano occhiali e mascherine chirurgiche o si servono di ombrelli per proteggersi dai gas lacrimogeni. Cuore della proposta alcuni emendamenti proposti alla legge che renderebbero possibile l’estradizione in Cina, a Taiwan e a Macao di chi è sospettato di aver commesso reati in quei territori. Le forze politiche contrarie ritengono che la loro introduzione possa erodere l’indipendenza di Hong Kong – che è un territorio semiautonomo cinese – favorendo l’estradizione in Cina di presunti criminali ma anche di persone sgradite al governo cinese, dove potrebbero subire processi sommari sulla base di vaghe accuse legate alla sicurezza nazionale.

 

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