Roma, l’urlo di una 14enne aggredita ogni giorno dal padre: «Vi prego, salvatemi»

6 Giu 2019 12:43 - di Fabio Marinangeli

Pugni e schiaffi ogni giorno. Aggredita dal padre. Con ferocia. Il più delle volte sotto gli occhi della madre, sempre inerme di fronte alle violenze del marito violento. Era un’angoscia quotidiana quella subita da una 14enne. Ma dopo l’ennesima aggressione subita, è fuggita da casa per rifugiarsi da un’amica. A chiamare i poliziotti è stata la madre di quest’ultima, con la quale la ragazzina si era confidata in lacrime. Era disperata. A loro Giulia la 14enne ha mostrato i segni delle percosse. Poi ha raccontato mesi di violenze e insulti gratuiti, mai denunciati per non turbare la serenità familiare.

Aggredita dal padre, l’implorazione della 14enne

Uscita dall’ospedale dove gli agenti agli ordini di Mario Spaziani l’hanno portata, la 14enne ha implorato di non esser riportata a casa. Avvertito il magistrato di turno e di concerto con gli uffici del Tribunale dei Minori, Giulia è stata così collocata in una struttura di accoglienza. È in attesa di essere ascoltata, in audizione protetta, dagli esperti della IV Sezione della Squadra Mobile e di una psicologa nominata dal Pubblico Ministero.

All’appuntamento in Questura, con sorpresa degli stessi investigatori, si è presentato anche il fratello della ragazza, di poco più grande. Dopo aver confermato le dichiarazioni della sorella e raccontato delle violenze e delle percosse che anche lui era costretto a subire, ha chiesto e ottenuto di essere collocato nella stessa struttura per starle vicino. Su richiesta del pm Antonio Verdi, il gip Nicolò Marino, ritenendo l’uomo pericoloso, ha emesso ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e coercitiva nei confronti del padre che è stato allontanato dalla casa familiare, con divieto assoluto di avvicinarsi ai suoi figli e ai luoghi da loro frequentati, mentre, per entrambi i genitori, il Tribunale dei Minori si è pronunciato sospendendoli dalla responsabilità genitoriale e nominando un tutore provvisorio.

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