Tumori, al Sant’Andrea di Roma straordinario intervento a “cuore battente”
L’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma scrive una nuova pagina di buona sanità. La firma in calce è di Erino Angelo Rendina. Il direttore della Chirurgia Toracica del nosocomio capitolino, ordinario presso la Sapienza, porta a termine con successo un complesso intervento a “cuore battente” di asportazione di tumore polmonare infiltrato nell’arco aortico. Coordinando in sala una equipe multidisciplinare di chirurghi toracici, cardiochirurghi e anestesisti, il professore ha eseguito una perfetta e completa asportazione del tumore polmonare sinistro che invadeva l’arco aortico, sostituendo poi parzialmente il vaso con una protesi sintetica. Il tutto utilizzando una circolazione extracorporea parziale, ossia senza ricorrere all’arresto del cuore. Uno straordinario intervento che conferma l’eccellenza della Chirurgia Toracica del Sant’Andrea, prima in Italia per numero di interventi per tumore del polmone secondo i dati pubblicati la settimana scorsa col Programma Nazionale Esiti (Pne) dell`Agenas.
Al Sant’Andrea l’intervento sul paziente sessantenne
Il paziente, un uomo di 60 anni, era affetto da un tumore del polmone sinistro che aveva aggredito anche l’arteria dell’aorta nella porzione dell’arco. A seguito di un’accurata e meticolosa pianificazione messa in atto nei giorni che lo hanno preceduto, l’intervento chirurgico è iniziato alle ore 9.30 del 10 maggio scorso. L’equipe cardiochirurgica ha istituito un bypass sinistro temporaneo (tra atrio di sinistra ed arteria femorale sinistra) senza arrestare cuore e circolo, al fine di ridurre la pressione sanguigna verso il tratto di aorta da interrompere nelle fasi resettiva e ricostruttiva, oltreché per meglio perfondere i reni. L’equipe di chirurgia toracica ha quindi clampato, a cuore battente, l`aorta a monte e a valle del tratto interessato dal tumore (tra arteria carotide e succlavia sinistra, a livello dell`emergenza extratoracica dell`arteria succlavia e all’inizio del tratto discendete toracico). Il tumore è stato quindi rimosso asportando il lobo polmonare superiore sinistro e la parte di arco aortico invasa dalla neoplasia. È successivamente iniziata la delicata fase di ricostruzione vascolare che ha previsto la sostituzione parziale dell`arco con una protesi di dacron, perfettamente integratasi con il tessuto nativo. Rimosso il bypass, l`intervento si è concluso alle ore 13.45.
In chirurgia ci vogliono coraggio e dedizione
Trascorsa meno di una settimana, il paziente è stato dimesso e, in ottime condizioni generali, è tornato a casa. «Per scrivere la storia della chirurgia ci vuole coraggio, curiosità, dedizione e un’organizzazione che creda nelle grandi imprese. Per questo incrementiamo il personale, investiamo in tecnologie all’avanguardia, miglioriamo la performance aziendale, anche in termini economico-finanziari: vogliamo mantenere la nostra promessa di una sanità sostenibile e di eccellenza- commenta il commissario straordinario, Giuseppe Caroli- Il successo del Sant’Andrea si alimenta della passione di professionisti come il professor Rendina, capaci ogni giorno di lanciare il cuore oltre l`ostacolo, e della lungimiranza di un’organizzazione che continua ad investire nel futuro». Il direttore della Chirurgia Toracica, insieme alla sua equipe, aveva già fatto parlare di sé a gennaio scorso con uno straordinario intervento di ricostruzione con pericardio bovino di una porzione di cuore infiltrata da tumore polmonare. Augusto Stefanacci è oggi, a distanza di 6 mesi, in ottime condizioni e ha iniziato il percorso oncologico post-operatorio.