Roma, spacciatore comprava droga con il reddito di cittadinanza di 1000 euro al mese
Pane? Pasta? Medicine? No, hashish, bene di prima necessità per spacciatori, tossici e per chiunque viva di canne più che di stenti. Nell’Italia giallo-verde anche al reperimento della droga, grazie a Di Maio & company, può far fronte lo Stato per effetto dei sussidi tanto cari ai Cinquestelle, ignari di come il perverso meccanismo di “lotta alla povertà” del reddito di cittadinanza possa degenerare perfino in finanziamento di attività illecite come lo spaccio o il consumo di “bamba”.
Accade così che a Roma, con mille euro al mese di reddito di cittadinanza – messi a disposizione per un uomo, sua mamma e la sorella disoccupata – venga investito in sostanze stupefacenti da regalare, vendere o consumare personalmente. Protagonista, un romano di Tor Spapienza, Gino B., sorpreso durante i colloqui nel carcere di Rebibbia, dove era andato a trovare la sua fidanzata detenuta, mentre le offriva in regalo delle dosi di hashish, frutto – per sua stessa ammissione – di acquisti realizzati grazie al sussidio garantito dal reddito di cittadinanza, a cui evidentemente, secondo la legge, aveva diritto. La notizia è stata pubblicata dal Messaggero, che racconta la vicenda paradossale fino alla confessione del diretto interessato. Lo stupefacente, diviso in una ventina di dosi, era nascosto negli slip dell’uomo, pronto per essere consegnato al momento dei saluti alla sua fidanzata, ma un cane anti-droga lo ha fiutato facendo scoprire il traffico nella sala dei colloqui. Secondo quanto racconta il quotidiano romano, il tossicodipendente pusher avrebbe ammesso: «Ho sbagliato, volevo farle una sorpresa. Vivo con le 300 euro della pensione di invalidità e da un mese anche con i 1.000 del reddito di cittadinanza. Vivo con la mamma e una sorella disoccupata in un alloggio del Comune spendendo 100 euro d’affitto. Erano anni che non facevo stupidaggini…». Ma forse la stupidaggine l’aveva fatta chi gli aveva concesso il reddito di cittadinanza, chi non ha messo in conto che con mille euro in certi casi non si sconfigge la povertà ma l’astinenza, dalla droga. Che non è proprio uno dei punti inseriti nel contratto di governo dei giallo-verdi.