Roma, evade dai domiciliari e tenta di rapinare il McDonald’s: la fuga, l’arresto

18 Giu 2019 11:56 - di Massimo Baiocchi
McDonald's, il provvedimento del questore

Attimi di terrore a Roma. Durante la notte un evaso dagli arresti domiciliari ha tentato di rapinare un McDonald’s. L’uomo è stato arrestato dalla Polizia. Le fasi sono state concitate. Due malviventi, a bordo di un potente scooter, hanno utilizzato la rampa d’accesso posteriore. Si sono avvicinati alla postazione dell’addetto alla consegna delle ordinazioni del fast food. In quel momento uno di loro ha estratto una pistola. Ha colpito con il calcio la vetrata protettiva, nel tentativo di infrangerla ed impossessarsi dell’incasso della serata.

L’allarme degli impiegati del McDonald’s

Gli impiegati del McDonald’s non si sono tuttavia fatti prendere dal panico. Sono andati nel retro e hanno avvisato la Polizia. Le volanti hanno diramato le note di ricerca e un equipaggio dei Falchi della Squadra Mobile ha visto uno scooter TMax in fuga, su via Tiburtina. L’inseguimento del motociclo ha avuto fine in via Prenestina dove, nell’estremo tentativo di sottrarsi all’arresto, il conducente dello scooter si è schiantato contro un’autovettura in sosta.

La concitata fuga

Nonostante il violento impatto, i malviventi hanno tentato la fuga a piedi. L’uomo è stato raggiunto e bloccato. Aveva con sé l’arma utilizzata per compiere il reato, una pistola semiautomatica calibro 9 corto, con matricola abrasa e caricatore rifornito. Il complice della tentata rapina al McDonald’s è invece riuscito a dileguarsi. Sul luogo è giunta anche una pattuglia della Polizia Locale Roma Capitale per i rilievi. Il malvivente è stato trasportato al Pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni Addolorata. Ha infatti riportato alcune lesioni.

Il rapinatore ha aggredito i Falchi

Il rapinatore, benché ormai fermato, ha colpito gli agenti dei Falchi, che sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari. Le verifiche hanno evidenziato che lo scooter utilizzato era stato rubato e che l’arrestato si trovava in regime di arresti domiciliari, in attesa di braccialetto elettronico. Pertanto si era allontanato dalla propria abitazione.

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