Salone del libro di Torino, Appendino indagata per concorso in peculato
Nuovo avviso di garanzia per Chiara Appendino che sarebbe chiamata a rispondere di concorso in peculato. Il sindaco di Torino lo ha ricevuto nell’ambito delle indagini per la consulenza affidata al suo ex portavoce, Luca Pasquaretta, dalla Fondazione per il libro. A darne notizia, ieri in serata, la stessa Appendino su Fb che si dice «tranquilla» e fa sapere che «quando in settimana verrò ascoltata dai pm offrirò loro tutti gli elementi in mio possesso e di mia conoscenza per difendermi da questa ipotesi e provare la correttezza del mio operato».
La Appendino ha ricevuto un avviso di garanzia
«Per trasparenza nei confronti dei cittadini – scrive Appendino – vorrei rendere noto che ho ricevuto un avviso di garanzia con riferimento alle indagini per la consulenza affidata dalla Fondazione per il Libro al mio ex capo ufficio stampa per un valore di 5.000 euro lordi e che lui già restituì a suo tempo. Quando, alcuni mesi prima dello svolgimento del Salone del Libro, circolò sui giornali questa ipotesi, risposi in aula a un’interpellanza dichiarando che non era assolutamente intenzione dell’amministrazione procedere in tal senso.Nonostante questa posizione, quella consulenza venne comunque affidata dalla Fondazione”. “Secondo la ricostruzione dei pm – prosegue la sindaca di Torino – questa consulenza non fu poi svolta dall’interessato e, per questo, viene ipotizzato il peculato. Spetterà a lui difendersi e eventualmente ai giudici stabilire chi ha ragione. Nel mio caso si ipotizza il ‘concorso’ nello stesso reato poiché, secondo i pm, la consulenza sarebbe stata affidata e pagata, cito testualmente, con il mio ‘accordo’. Sono tranquilla e, quando in settimana verrò ascoltata dai pm, offrirò loro tutti gli elementi in mio possesso e di mia conoscenza per difendermi da questa ipotesi e provare la correttezza del mio operato», conclude Appendino.