Scintille fra Toti e Berlusconi. Il governatore: «Epoca finita». Il Cav: «L’ho nominato io»
Deflagra, dentro Forza Italia, il caso Toti. Dopo una lunga serie di punture di spillo e di attacchi seguiti da ritirate, oggi è il giorno delle legnate, pesanti. Accende le polveri il governatore della Liguria, che abbozza il benservito a Berlusconi: «Silvio, ti voglio bene, ma devi renderti conto che un’epoca è finita». Apriti cielo. Se c’è un cosa che manda in bestia il Cav è quando gli dicono che ormai appartiene al passato. La risposta di Berlusconi non si fa attendere ed è risposta assai sprezzante: «Toti chiede democrazia? Proprio lui che è un nominatissimo». Ci troviamo di fronte all’ennesimo psicodramma di un partito, Forza Italia, cui pare ancora inibito di guardare al proprio futuro prescindendo da Berlusconi. E tutto ciò mentre l’orizzonte del centrodestra è ormai dominato da giovani leader in ascesa come Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Ma procediamo con ordine.
Toti rilancia la proposta delle primarie
Toti lancia la sua bordata nel corso della trasmissione Un giorno da pecora. «Il rapporto umano con Berlusconi resta un rapporto profondo. Oggi però deve rendersi conto che un’epoca è finita. Credo che Berlusconi, dopo tutto quello che ha fatto nella vita, deve cominciare a pensare a come lascerà il suo partito a questo paese, come fanno tutti i grandi statisti…». Il governatore ligure rilancia la propsota delle primarie per definire la leadership di FI : «Se ci sono, saranno le primarie per scegliere il segretario di FI, allora io mi candido certamente. Con le mie idee, con le mie cose». Alle primarie dovrebbe partecipare anche Berlusconi? «In tutta franchezza -replica – penso che il presidente Berlusconi abbia un ruolo, uno status, uno standing diverso dal candidato alle primarie. Io ho sempre detto che lui è il fondatore del centro destra». Toti non ha dubbi: «C’è bisogno di costruire un percorso che dia legittimità ad una classe dirigente»
Berlusconi: «Ma lasciamo perdere Toti»
«Toti? L’ho nominato io e ora chiede la democrazia… lui è un nominatissimo…»: Berlusconi taglia corto per le tv e stampa a Palazzo Grazioli, quando gli chiedono di commentare le parole del governatore. «Chi ha detto queste cose? Ma dai lasciamo perdere Toti, l’ho nominato io», continua, sprezzante, il presidente di Forza Italia. Berlusconi è secco anche quando un cronista insiste e gli chiede se sia stata trovata una soluzione per evitare una scissione per consentire a Toti di votare al prossimo consiglio nazionale il nuovo corso del partito: «Parliamo di cose importanti non di questo…». Fino a qualche anno fa, bastava poco, a Berlusconi, per decretare la fine politica di chi gli dava noia nel suo partito. Ma oggi, come dice Toti, un’epoca è finita.