“Spaccio droga per aiutare mamma”. La scusa del pusher tunisino
Chissà se usufruisce del reddito di cittadinanza il pregiudicato tunisino, da tempo disoccupato, finito in manette con l’accusa di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il 46enne nordafricano, conosciuto alle forze di polizia fiorentina per i suoi trascorsi con almeno 7 alias, ha provato a giustificarsi, dopo l’arresto con una scusa risibile: «Lo faccio per la mia mamma, ha bisogno di aiuto, di soldi per vivere».
Il pusher ha detto che spaccia cocaina per mandare i soldi alla madre all’estero. Nella sua abitazione i poliziotti hanno sequestrato più di 30 grammi di cocaina e oltre 23.000 euro in contanti, parte dei quali nascosti fra i libri. Da qualche giorno gli agenti della polizia si erano insospettiti dopo aver notato un anomalo via vai tra via del Proconsolo e via del Corso. Un paio di giorni di osservazione hanno subito chiarito i sospetti: in almeno due occasioni gli agenti hanno fermato i clienti dello spacciatore ai quali quest’ultimo aveva venduto delle dosi di cocaina.
“Spaccio per aiutare mamma”. Il giudice gli crederà?
Venerdì, intorno alle 22.30, il cittadino straniero è uscito nuovamente di casa e i Falchi sono entrati ancora una volta in azione. Oltre alla droga (riposta nelle tasche di un giubbino) e ai soldi trovati nel suo appartamento, la polizia ha sequestrato anche una bilancina di precisione. Secondo quanto al momento accertato dagli investigatori, in almeno un’occasione l’arrestato si sarebbe accordato con l’acquirente tramite WhatsApp. Segnalate entrambe le persone sorprese dopo l’acquisto con in tasca la droga, per detenzione per uso personale di stupefacenti. Il 46enne tunisino è stato invece accompagnato al carcere di Sollicciano. In attesa che il giudice prenda provvedimenti. Se gli capiterà il buonista di turno, che si impietosirà della storiella della mamma, possibile che venga non solo scarcerato, ma che riceva pure un premio.