Sea Watch, Conte si scaglia contro la “capitana”: «Condotta di una gravità inaudita»
Il premier Conte da Osaka si scaglia contro il comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete. «Mi sembra che le cose siano molto chiare: c’è una comandante che si è assunta una grave responsabilità e si è posta volontariamente in una situazione di grave necessità». Conte poi ricorda che da parte italiana è stato «emesso un provvedimento che vieta l’ingresso, la sosta e l’approdo nelle nostre acque».
Conte: «La questione è nelle mani dei giudici»
Eppure, aggiunge il premier, «dopo questo divieto la comandante ha continuato a insistere ritenendo che solo l’Italia sarebbe un approdo. Una condotta che ritengo di una gravità inaudita». Ora, ricorda Conte, «la questione non è tanto nelle mani del governo ma della magistratura italiana, fermo restando che abbiamo già assunto iniziative formali sul piano diplomatico». «La magistratura davanti a una palese violazione delle regole – dice ancora il premier – disporrà le proprie iniziative. Nel momento in cui in Italia si dispone che si arriva solo in maniera regolare qualunque comandante deve rispettare» questa norma. Conte infine riferisce che «c’è molta irritazione per chi volontariamente ha posto delle persone in condizione di necessità». Comunque, ha concluso, «non è all’ordine del giorno la possibilità di non registrare queste persone».
Allora sig.Conte come Presidente del Consigliob dica al suo minstro di Grazia e Giustizia di porre in atto tutto quanto serve per far ripettere le leggi votate dal parlamento che questa mercante di schiavi ha palesemente violato usando il sequestro di persone per ottenere di incassare i suoi spiccioli