«Sembrava l’11 settembre»: paura a New York, elicottero si schianta sul grattacielo (Video)
L’incubo è ancora negli occhi e nelle orecchi dei testimoni che, in un istante, si sono ritrovati a rivivere l’incubo dell’11 settembre. E accaduto tutto all’improvviso: un elicottero si è schiantato su un grattacielo a Manhattan. L’incidente è avvenuto all’1.45 sull’edificio di 54 piani di Midtown al 787 della Settima Avenue, tra la 51esima e la 52esima strada. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e del governatore di New York Andrew Cuomo che, alla marea di newyorkesi ripiombati nel terrore, ha spiegato che il pilota stava tentando un atterraggio di emergenza sul tetto, escludendo dunque l’ipotesi di un attacco terroristico.
Paura a New York, elicottero si schianta sul grattacielo
«Se sei un newyorkese hai una forma di disturbo post traumatico, dopo l’11 settembre», ha detto Cuomo raccontando di averci pensato non appena ha sentito di un velivolo schiantato contro un edificio. «La mia mente è andata dove sono andate le menti di tutti i newyorkesi», ha detto. Il governatore ha, inoltre, reso noto che nessuna persona che si trovava all’interno dell’edificio è rimasta ferita. «Sono stati fatti uscire», ma la paura è stata tanta perché «hanno sentito l’edificio tremare». La vittima, precisano i vigili del fuoco, sarebbe proprio il pilota. Secondo i media americani non vi erano altre persone a bordo dell’Agusta A109E. Il velivolo, decollato dall’eliporto della 34esima strada nell’east side di Manhattan, era diretto alla statua della Libertà. Ma durante il volo, secondo fonti di Fox News, ha riportato un guasto meccanico e ha tentato l’atterraggio di emergenza.
Il sindaco De Blasio: «Nessuna minaccia in corso per New York»
«Non c’è una minaccia in corso per la città di New York», ha assicurato il sindaco di New York, Bill De Blasio, aggiungendo che «non ci sono indicazioni in questo momento che sia stato un atto di terrorismo». De Blasio ha poi confermato che non vi sono altre vittime o feriti oltre il pilota. «E voglio dire grazie a Dio per questo – ha aggiunto – poteva essere un incidente molto più grave. E grazie a Dio non vi sono altre persone ferite in questo incidente assolutamente scioccante». L’elicottero, ha aggiunto il sindaco, non poteva essere in quest’area, soprattuto perché prossima alla Trump Tower del presidente, senza un’autorizzazione specifica. Si sta indagando, pertanto, per stabilire le circostanze dell’incidente. Lo schianto ha provocato un incendio, ora sotto controllo, ma per precauzione l’edificio è stato evacuato. Il velivolo era guidato da «un pilota commerciale: qualcuno che faceva questo lavoro da tempo. A quanto sembra – ha detto ancora il primo cittadino – era un elicottero usato per il trasporto di manager». Sul tetto del grattacielo, noto come AXA Equitable Center, non vi è una pista d’atterraggio. A confermarlo anche De Blasio: «Non atterrano sugli edifici di Manhattan da decenni – ha spiegato – c’è stato un orribile incidente in quello che era l’edificio Pan Am qualche anno fa e da allora è stato vietato. In effetti un elicottero non può stare in quest’area di Manhattan senza un’autorizzazione della torre dell’aeroporto di LaGuardia».
Le indagini, l’elicottero ha volato solo 11 minuti prima dello schianto
«I controllori di volo della Federal Aviation Administration non hanno gestito quel volo», ha precisato la portavoce della Faa, agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense incaricata di regolare e sovrintendere l’aviazione civile, Kathleen Bergen, precisando che l’agenzia nazionale per la National Transportation Safety Board avvierà un’indagine sull’incidente per determinarne le cause. L’elicottero è stato in volo solo 11 minuti prima di schiantarsi sul grattacielo di Manhattan: e per ora, indagini in corso a parte, è quello che si sa sul velivolo e sull’incidente, riferito dal capo della polizia di New York James O’Neil. «Alle 13.32 circa questo pomeriggio, l’elicottero è decollato dall’eliporto della 34esima strada e dopo circa 11 minuti è precipitato qui di fronte», ha detto O’Neil, parlando ai giornalisti sul luogo dell’incidente. Diverse agenzie, tra le quali l’Fbi, stanno lavorando per stabilire la cause dell’incidente e «avere informazioni sul pilota, il percorso di volo e il proprietario» dell’elicottero. A quanto si apprende, allora, la polizia avrebbe già identificato in modo preliminare il pilota ma, ha aggiunto O’Neil, «stiamo aspettando conferme e di contattare la famiglia». Il capo della polizia di New York ha poi ammesso che bisogna ancora determinare perché il pilota fosse decollato nonostante il maltempo. «Non siamo sicuri, questo fa parte dell’inchiesta», ha detto. E infine: «L’amministrazione Trump è pronta a darvi qualsiasi sostegno di cui abbiate bisogno», ha twittato Donald Trump ringraziando le «grandi squadre di risposta immediata» della città di New York per il loro «lavoro fenomenale».