Sfiducia record. Sondaggio Ipsos: solo un italiano su tre crede ancora nei giudici

22 Giu 2019 12:00 - di Eugenio Battisti
strage

La fiducia dei cittadini nella magistratura è ai minimi storici. Dopo la vicenda Palamara e lo scandalo del Csm, solo un italiano su tre (35%) dichiara di avere ancora fiducia nei giudici, mentre il 55% non ne ha.

Sondaggio Ipsos: gli italiani non credono nella giustizia

È quanto emerge da un sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera. «Si profila dunque il rischio assai serio di un danno reputazionale che investe l’intero settore compromettendo la sua credibilità». E resta il dubbio che in futuro una qualsiasi inchiesta o sentenza che coinvolga uno o più politici possa essere screditata e considerata dall’opinione pubblica come una indebita competizione, commenta Pagnoncelli.   L’indice di fiducia, calcolato escludendo coloro che non esprimono un giudizio, si attesta a 39, il valore più basso di sempre, in flessione di 8 punti rispetto allo scorso anno e di ben 30 rispetto al picco più elevato raggiunto nel 2011 quando, all’apice della crisi economica e politica che portarono all’avvento del governo tecnico di Mario Monti gli italiani, disillusi rispetto ai partiti, riponevano le loro speranze nelle istituzioni di garanzia e nelle toghe.

Tra i più benevoli gli elettori del Pd

Secondo il sondaggio l’attuale indice di fiducia è molto basso tra gli elettori di tutti i partiti con l’eccezione del Pd: la Lega si attesta al 26, il M5s al 32, l’opposizione di centrodestra al 33 mentre i dem al 61. L’inchiesta giudiziaria che vede coinvolti alcuni membri del Csm per lo scandalo delle pressioni sulla nomina del procuratore di Roma ha avuto un’ampia risonanza ed è stata seguita con attenzione dal 26% dei cittadini a cui si aggiunge il 52% che ne ha sentito parlare, quindi solo il 22% ignora il tema. Tra coloro che conoscono l’inchiesta (il 78%), la stragrande maggioranza (61%) ritiene si tratti di un vero e proprio scandalo che potrà minare l’onorabilità e la credibilità della magistratura mentre un’esigua minoranza (17%) tende a ridimensionare la portata della vicenda.

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