Sgarbi, attacco frontale: «Montanari non sa neanche scrivere in italiano»
«Trovo indecorosa la scelta di elevare un cattivo maestro a modello per gli studenti. Uno che ha scritto quelle cose indegne su Zeffirelli, che ha attaccato in maniera vergognosa la Fallaci e che odia a tal punto un partito (la Lega) da definirlo barbaro non può essere preso in considerazione dal ministero. Altrimenti se il prossimo anno trovassimo una traccia che parte da un testo di Mussolini non ci potremmo scandalizzare». Lo dice Vittorio Sgarbi commentando la scelta di partire dal libro dello storico dell’arte Tomaso Montanari: “Istruzioni per l’uso del futuro”, per svolgere la traccia “L’importanza del patrimonio culturale”, proposta nell’ambito artistico-letterario tra quelle della tipologia B della prima prova dell’esame. «Tra l’altro leggendo questo testo si capisce che Montanari è un parvenue che non sa neanche scrivere in italiano – prosegue Sgarbi – Per non parlare dell’uso di espressioni inglesi come “breaking news” o “fantasy”. Montanari parla un linguaggio modaiolo e credo che non ci sia bisogno neanche di sottolineare quanto sarebbe stato più opportuno scegliere un testo di Manzoni o di Gioberti per parlare del rapporto tra storia e futuro».