Tiene il cane che guaisce e sanguina per la pettorina conficcata nella pelle: denunciato
Senza cuore come neppure la peggiore bestia: del resto, come altro definire una persona che tiene dentro un capannone, rinchiuso dentro un recinto troppo piccolo e in scarse condizioni igieniche un cane che guaisce e sanguina, un meticcio, di due anni e mezzo? Per fortuna il caso è stato segnalato da una cittadina pratese alle Guardie Zoofile Earth di Prato che sono arrivate sul posto e hanno trovato il povero cagnetto in situazione critica ed apparentemente sofferente, ovviamente aggressivo verso chiunque si avvicinasse a lui, fosse anche anche il proprietario. Con una ferita aperta e sanguinante, come dimostra la foto postata da Hearth sul proprio profilo Facebook.
Il suo cane ha la pettorina conficcata nella pelle che gli provoca una ferita sanguinante
Le Guardie Zoofile hanno quindi chiesto al proprietario di far uscire il cane dal recinto per poter osservare lo stato di salute. Il cane, privo di collare e guinzaglio, accompagnato fuori dal recinto con un guinzaglio in dotazione alle guardie zoofile ha iniziato a guaire e sanguinare. Ad una più attenta analisi le Guardie hanno capito che il povero cane aveva una profonda ferita maleodorante che si estendeva per tutta la zona sotto-ascellare, proprio in corrispondenza dei lacci della pettorina, tanto che si è reso necessario un immediato ricovero presso la clinica veterinaria più vicina. Il proprietario ha riferito alle Guardie di aver fatto indossare la pettorina al cane all’eta di sei mesi e di non averla più rimossa.
Qualcuno segnala il caso: l’uomo viene denunciato, il cane posto sotto sequestro
La conseguenza è stata drammatica, il cane è letteralmente cresciuto all’interno della pettorina che, giorno dopo giorno, si è conficcata nella pelle, lacerando il tessuto e facendolo finire in necrosi. Per l’uomo è scattata la denuncia per maltrattamento di animali. Il cane è stato posto sotto sequestro penale dalle Guardie intervenute ed affidato in custodia giudiziale al Canile di Prato. Si tratta di «un comportamento di totale negligenza e disinteresse verso l’animale che, se non fosse stato per l’intervento delle Guardie, lo avrebbe sicuramente condotto alla morte», afferma Cristiano Giannessi presidente Earth Prato.