Toti scippa i primi pezzi a Berlusconi: tre consiglieri regionali dicono addio a FI
Primi smottamenti in Forza Italia in vista della convention convocata per il 6 luglio prossimo da Giovanni Toti, ormai fuori dall’orbita berlusconiana e sempre più deciso a mettersi in proprio per realizzare con Matteo Salvini e Giorgia Meloni il centrodestra senza il Cavaliere. L’epicentro del terremoto, almeno stando a quel che ha scritto Il Tempo, sarebbe al momento circoscritto al solo Lazio. Per domani pomeriggio, infatti, il capogruppo degli “azzurri” alla Pisana Antonello Aurigemma, insieme ai colleghi Pasquale Ciacciarelli e Adriano Palozzi hanno convocato una conferenza stampa alla Camera per illustrare quali sono, a loro parere, le ricette per salvare Forza Italia dal declino cui sembra irreversibilmente avviata.
Si tratta di Aurigemma, Ciacciarelli e Palozzi
Secondo il quotidiano diretto da Franco Bechis, pare che i tre chiederanno riforme molto più incisive rispetto a quelle decise da Berlusconi. E poiché siamo a ridosso dal fatidico 6 luglio, tutto contribuisce a pensare che i tre consiglieri regionali del Lazio potrebbero essere tra i primi a lasciare gli azzurri per accasarsi con il governatore della Liguria. Palozzi – si legge sul Tempo – da mesi non risparmia critiche a FI ed è diventato il principale riferimento di Toti nel Lazio. La rottura con Forza Italia va avanti da tempo: Palozzi e Francesco Aracri, senatore azzurro, già alle ultime elezioni europee hanno sostenuto la candidatura al Parlamento europeo di Alfredo Antoniozzi. Ancora più preoccupante è la presenza alla conferenza stampa di Aurigemma e Ciacciarelli, entrambi un tempo fedelissimi di Antonio Tajani.
Il 6 luglio si riunisce la costituente di Toti
«Dobbiamo ricreare una forza in grado di arrivare almeno al 13-15 per cento – avverte Ciacciarelli -. Ce lo chiedono gli elettori, ma anche centinaia di amministratori locali che attendono una risposta, che vorrebbe ricreare una nuova classe dirigente. Se non lo facciamo si cercheranno da soli un’altra casa. Molti lo stanno già facendo». Nonostante i pronostici, Ciacciarelli assicura però che «non ci sarà alcuna uscita dal partito per ora». Ma è una rassicurazione che sembra più confermare che smentire i propositi di scissione.