«Tra Micciché e Orlando c’è un accordo abominevole»: la denuncia della Lega

10 Giu 2019 17:04 - di Redazione

Tra Micciché e Salvini à guerra aperta, con il presidente dell’Ars che è arrivato a insultare pure gli elettori della Lega. E la polemica non si ferma. «È ormai palese che sia in atto un accordo trasversale tra il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando (Pd), e Gianfranco Micciché (FI), per costruire una candidatura comune al più alto scranno di Palazzo delle Aquile in un’ottica anti Salvini». Lo dice Elio Ficarra, responsabile Enti locali della Lega della provincia di Palermo e vicecapogruppo del partito di Salvini al Comune di Palermo. «Un accordo che definire abominevole è soltanto un eufemismo. Orlando e Micciché – aggiunge Ficarra – sono ormai diventati le due facce della stessa medaglia, incapaci di dare una prospettiva politica a Palermo e alla Sicilia. Due personaggi che tentano disperatamente di fermare il tempo e perpetuare se stessi».

«Questa complicità politica prima sotterranea – continua l’esponente della Lega – adesso è diventata palesemente un compromesso al ribasso, venuto fuori con chiarezza alle elezioni europee. Un patto di ferro attraverso il quale si scambiano all’occorrenza, nella loro scacchiera, favori e truppe cammellate».

Tutto parte da quell’insulto, buzzurri, rivolto da Micciché. Una valanga: «I leghisti sono dei buzzurri che ci odiano e pensare che i siciliani non capiscano che ci prendono per il culo e gli danno i voti mi fa davvero impazzire. È gente cattiva, che ci odia… ammazzerei uno ad uno quelli che li hanno votati. Sto cominciando a vergognarmi di essere siciliano».

 

 

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