Tragedia a Nettuno, bimbo trovato riverso in acqua in uno stagno. Inutili i soccorsi
Continuano a morire bambini. Stavolta la tragedia si è verificata a Nettuno, sul litorale laziale, dove un bimbo di due anni appena sarebbe annegato davanti casa.
Nettuno, bimbo di 2 anni muore in uno stagno vicino casa
Via Santa Marinella diventa una strettoia invasa da ambulanza, auto della polizia, soccorritori e agenti. Ci si interroga sul perché di questa morte, sulla dinamica, sulla tempistica, sulle responsabilità, su tutto quello possa in qualche modo aver contribuito alla prematura scomparsa di un bambino di soli 2 anni che, secondo quel poco che trapela dalle indagini in corso, riferito in queste ore, tra gli altri, dal Corriere della sera sul suo sito, si sarebbe allontanato da casa senza che gli adulti che stavano con lui se ne accorgessero, cadendo poco dopo in uno stagno nelle vicinanze dell’abitazione, non segnalato. Solo in un secondo momento la mamma e il papà del piccolo si sarebbero resi conto della sua assenza e poi, nella affannosa e disperata ricerca del figlioletto, lo avrebbero trovato riverso nello specchio d’acqua, ormai privo di vita, attorno alle 8 di stamattina.
Quando i genitori lo ritrovano, il piccolo è già morto…
Secondo quanto ipotizzato dalla polizia in una prima, sommaria ricostruzione dei fatti, il bimbo sarebbe rimasto sott’acqua per 3 o 4 minuti: all’arrivo dei genitori, infatti, la tragedia si era già compiuta, e quando sono arrivati i soccorsi, il bimbo era già morto e per lui non c’è stato più nulla da fare. Al momento, dunque, come riferito dal quotidiano di via Solferino sul suo sito online, «gli agenti del commissariato Anzio-Nettuno stanno svolgendo una serie di accertamenti per ricostruire la vicenda e verificare se ci siano – e questa possibilità non viene esclusa – responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto vigilare sul piccolo».