Tumori, ricerca italiana spiega come nasce l’anarchia cellulare del cancro
È la patologia più temuta, ma che cosa sia il cancro e come si sviluppi, è affare lasciato ai soli addetti ai lavori. Per un gruppo di scienziati dell’Ieo (Istituto europeo di oncologia) di Milano, il cancro è semplicemente il caos e la loro ricerca ne spiega perché. Il team, infatti, ha scoperto come sono fatte e come funzionano alcune proteine-architetto che improvvisamente, a causa di un errore come ad esempio una mutazione nel Dna, smettono di lavorare come dovrebbero, innescando il processo di anarchia cellulare alla base dei tumori. Lo studio è pubblicato su Nature Communications e apre nuovi orizzonti di cura: la speranza è riuscire a colpire i geni che regolano le proteine impazzite. «Sappiamo – spiega l’oncologa Marina Mapelli che guida il gruppo di ricerca – che la cellula tumorale, a differenza di quella sana, prolifera in modo smisurato e disordinato e dà così luogo a insiemi eterogenei e complessi di cellule che noi chiamiamo cancro. In questo processo noi abbiamo scoperto due proteine che regolano la divisione cellulare». Si chiamano Numa e Lgn e si comportano, sottolinea la scienziata, «come se fossero gli architetti che costruiscono o ristrutturano una casa». Fino a quando in presenza di un errore, per esempio una mutazione genica, queste proteine smettono di fare il proprio lavoro architettonico e posizionano le nuove cellule in modo disordinato e scombinato scatenando, appunto, il caos con tessuti e organi crescono in modo incoerente e non riescono più a funzionare in modo corretto. «Questa – dice ancora l’oncologa – è in genere la situazione in caso di un tumore».