Turisti in calo in Italia, Centinaio: “Rimettiamo il tax credit per gli albergatori”
«Mi batterò affinché venga ristabilito il tax credit, ovvero il contributo dato agli albergatori (sotto forma di riduzione della pressione fiscale) che ristrutturano gli hotel». Con queste parole il ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio, rilancia la misura per gli albergatori italiani.
«Il tax credit – spiega Centinaio ad Affaritaliani.it – era stato inserito dal ministro Franceschini, per quest’anno c’è ma non per il 2020 perché nella scorsa manovra non me l’hanno fatto inserire. Lavorerò per rimetterlo in modo tale che valga anche per il prossimo anno, così gli albergatori possono inziare da subito i lavori di ristrutturazione».
Centinaio: “Stiamo lavorando per fronteggiare il calo”
Centinaio ha annunciato la misura commentando la flessione dello 0,9% di turisti nel periodo estivo prevista dalla ricerca di Cst per Assoturismo Confesercenti. «Sapevamo che prima o poi i dati negativi sarebbero arrivati, stiamo lavorando per differenziare il turismo Italia, anche nel periodo estivo. Non più solo mare ma anche città d’arte, sport e cultura. Comunque il dato vero da commentare sarà quello di fine anno. Non mi baso solo sull’estate e solo su due o tre articoli di giornale».
Previsti due milioni di turisti in meno
Tra giugno e agosto sono attese 205 milioni di presenze, quasi 2 milioni in meno rispetto all’estate 2018 (-0,9%). Secondo le previsioni elaborate da CST per Assoturismo Confesercenti la diminuzione rispetto al 2018, la prima in cinque anni, sarebbe legata al meteo poco favorevole e alla ripresa di alcune destinazioni mediterranee concorrenti. Il calo coinvolge turisti italiani (-1,1%) e internazionali (-0,8%) ed è dovuto al meteo ancora incerto – che non favorisce le prenotazioni – ma anche alla ripartenza delle destinazioni competitor del Mediterraneo, frenate in passato dalle tensioni internazionali. Non a caso a soffrire sono soprattutto le aree costiere italiane (-1,4%), mentre i risultati migliori questa estate li avranno le imprese ricettive che operano nelle città d’arte/centri minori (-0,4%) e nelle località lacustri, dove si registra una domanda estera in leggerissima crescita (+0,2%).