Ecco un altro prete “rosso”: si allea con i centri sociali al grido «no a Salvini» (video)
Non solo le intemerate di Don De Capitani. Ora l’invito a boicottare le leggi targate Matteo Salvini arriva esplicitamente anche dalle alte sfere vaticane: «Non tutte le leggi sono uguali e sono giuste. Ci sono delle leggi che un cristiano non può condividere proprio alla luce della fede». A parlare così è stato monsignor Paolo Lojudice, segretario della Commissione episcopale per le migrazioni, citando «l’obiezione di coscienza». Fra queste leggi alle quali ribellarsi ci sono anche quelle di Salvini? «Io direi di sì…», è stata la risposta il monsignore.
La strategia del Vaticano
Lojudice è stato intervistato dal Giornale, nel corso di un incontro organizzato dai movimenti per la casa al quartiere Eur di Roma. Insieme a lui c’era anche Andrea Alzetta, il fondatore di Action, meglio noto come “Tarzan”. E proprio Alzetta ha parlato di una precisa strategia vaticana. «Credo che il Papa si stia facendo promotore di un’alleanza tra le nuove povertà per costruire delle politiche che riducano le diseguaglianze e restituiscano i diritti alle persone», ha chiarito Tarzan.
Il precedente dell’elemosiniere
Un segnale in questo senso, del resto, era già arrivato forte e chiaro: l’intervento dell’elemosieniere del Papa, Konrad Krajewski, per riattaccare la corrente allo Spin Time Labs, l’occupazione di cui lo stesso Alzetta è animatore. Un intervento che fu difeso, si direbbe rivendicato, da Oltretevere. «Il gesto dell’elemosiniere è riuscito a ribaltare il racconto e a far vedere – ha raccontato Alzetta – che esistono persone che fanno dei lavori talmente mal pagati che non possono permettersi un affitto». E il risultato c’è stato. Tarzan ha rivelato che ora le istituzioni sono molto più disponibili nei confronti di quella occupazione (che al suo interno contempla anche numerose attività ludico-commerciali).
L’alleanza tra Vaticano e Action
Monsignor Lojudice poi ha chiarito che, in questa strategia di opposizione a leggi che loro giudicano sbagliate, «la cosa più importante è fare in modo di animare l’opinione affinché quella legge sia cambiata». Insomma, il Vaticano stringe un’alleanza politica con Action in chiave antigovernativa e lo ammette apertamente, inviando un suo messo a sancire il patto finora implicito. «Non è mio compito entrare nel merito, ma certamente i decreti sicurezza su alcune cose lasciano un po’ perplessi. Bisogna affrontare queste questioni in maniera un po’ seria e non con slogan solo perché in questo momento – ha sentenziato Lojudice – si prendono più voti».
PIU’ CHE ROSSO MI SEMBRA IN MALA FEDE E GLI STA BENE UN VAFFAN……
PERCHE’ NON SE LI PRENDOMO A CASA LORO IN VATICANO ?
Se queste sono le azioni approvate dal papa, consiglio a Jorge Bergoglio di lasciare l’abito talare e di fondare il suo partito, in Argentina, però, lui non è italiano. È un extracomunitario e deve tornare a casa sua
Questi vescovi e preti sono in cattivissima fede! Sono CATTOCOMUNISTI! SE LA DEVONO PRENDERE IN PRIMIS CON MATTARELLA CHE FIRMA LE LEGGI E QUINDI CN TUTTO IL GOVERNO CHE LE HA APPROVATE, E NON SOLO CON SALVINI! FARISEI IPOCRITI!!!
Le parrocchie sono da tempo succursali del PD. I preti rossi esistevano anche prima del Concilio Vaticano II, ma erano più rari, mentre ora sono sono la maggioranza. Chi è più rosso di Bergoglio?