«Vi esplode l’ufficio», Meluzzi minacciato con una mail firmata “Bella ciao”. Meloni: «Vili»
La mail arriva molto probabilmente da un indirizzo fasullo, forse spedita da un qualche centro sociale, e firmata allusivamente “Bella Ciao”, a nome di una presunta e sedicente resistenza che si oppone virulentemente al libero pensiero e alla voce indipendente di uno psichiatra, di un uomo di cultura e di fede. E così, Il Giornale rilancia il vergognoso caso delle minacce arrivate via mail ad Alessandro Meluzzi, psichiatra e metropolita Primate della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, che tra le sue mail ha ricevuto un messaggio minatorio che recita: «Oggi vi esplode l’ufficio: vi conviene chiamare i pompieri».
Meluzzi minacciato con una mail firmata “Bella ciao”
Ovviamente i carabinieri sono stati immediatamente allertati e si sono tempestivamente recati sul posto anche, perché minacce così pesanti non vanno sottovalutate, specie considerato il fatto il professor Meluzzi, noto opinionista tv, oltre che saggista e scrittore autore di un libro, insieme a Giorgia Meloni, sulla mafia nigeriana. Non per niente, è stato lui tra i primi volti noti a mettere la faccia e ad argomentare la sua contrarietà ideologica ad un’Europa a rischio islamizzazione, anche scatenando reazioni furibonde. È stato lui a puntare tra i primi i riflettori sui retroscena dell’omicidio di Pamela Mastropietro e su tutto il corollario terribile legato al mondo criminale popolato di immigrati africani violenti e organizzati. Per tutto questo, soprattutto, ricorda Il Giornale virogolettando, «per questo e per altri motivi, a contrastare le idee di Meluzzi si è creato “un intero mondo globalista, filo immigrazionista e filo invasione afro-islamica” che lo vede “come fumo sugli occhi”». Per questo il professore torinese è già stato intimidito in passato di recente. E per questo oggi ha ricevuto quella vergognosa mail…
«Solidarietà della Meloni e di Fratelli d’Italia: vili minacce»
E allora, nel ricostruire la vicenda della mail intimidatoria, inviata probabilmente da un indirizzo fake, e firmata “Bella ciao”, al giornalista del quotidiano milanese diretto da Sallusti Meluzzi spiega: «I carabinieri sono stati molto tempestivi. Siamo affidati alle migliori forze dello Stato». E del resto, aggiunge poi, «già un anno fa trovarono uno zainetto tra due vagoni a Porta Nuova che contenevano delle mie foto, le foto di casa mia, delle armi, munizioni e materiale esplodente». E non che a queste minacce o a vivere nel mirino di qualcuno si faccia l’abitudine. «Penso che uno che parla tutti i giorni di mafia nigeriana, degli islamici e dei loro amici dei centri sociali non debba stupirsene troppo», spiega il prof. E per questo, nell’esprimere «Solidarietà mia e di Fratelli d’Italia ad Alessandro Meluzzi», la leader di FdI rimarca: «Queste vili minacce non riusciranno a intimidire il professore, da sempre voce libera e controcorrente». Una voce che qualcuno minaccia a ondate cicliche di voler mettere a tacere…