«Vietato sputare»: multa fino a 500 euro. Il sindaco di Calvi non vuole sentire ragioni
Ha creato un po’ di bufera sul web l’iniziativa di un sindaco di un piccolo paese del Beneventano, Calvi. Vietato sputare a terra. E’ scritto in un’ordinanza del comune di Calvi. Autore del sacrosanto provvedimento il sindaco, Armando Rocco. Il primo cittadino scrive: “E’ vietato sputare, sputare gomme americane sul selciato”. Il provvedimento rientra in uno più generale di divieto di abbandono dei rifiuti sul territorio comunale, ma prevede una serie di divieti per la tutela igienico-sanitaria della collettività e dell’ambiente. Non si potrà, ad esempio, “bagnarsi, lavarsi o effettuare altre operazioni di pulizia personale nelle vasche e nelle fontane pubbliche” o “soddisfare i bisogni corporali al di fuori dei luoghi ad essi assegnati”. Chi violerà i divieti sarà punito con una multa minima di 25 euro fino a una massima di 500. In realtà in molti comuni italiani vige questa regola, ed era ora. Lo sputo è sempre stato considerato non solo un gesto di maleducazione ma anche un gesti profondamente antiigienico.
Sputare per terra insomma può costare caro a chi è solito adottare questa cattiva abitudine. Sono molti i comuni italiani nei quali stanno aumentando le cosiddette ordinanze antisputo, tese a punire tutti coloro che sono soliti sputare per terra. Ad esempio a Trento è stata scelta la linea dura, con la previsione di sanzioni amministrative doppie rispetto agli altri comportamenti che compromettono il decoro urbano (come sdraiarsi in strada, innaffiare senza precauzioni, stendere i panni sulle pubbliche vie): lo sputo può essere punito obbligando al pagamento di una multa di ammontare minimo pari a 54 euro, ma che può arrivare sino a 324 euro. E l’esempio trentino non è neanche il più severo: a Palma Campania chi sputa “su area pubblica, ad uso pubblico, o da luoghi, anche privati, ma con aggetto su area pubblica o ad uso pubblico” rischia una sanzione che può arrivare sino a 500 euro. Altri comuni, invece, sono un po’ più clementi nel preservare il decoro urbano da questi atteggiamenti, come Rimini, nel quale la relativa sanzione va dai 25 euro ai 150 euro. Oltretutto, in generale e anche dove le ordinanze antisputo non sono state varate, se non si centra bene l’obiettivo e si persiste nella condotta si rischia pure di sporcare la propria fedina penale. In certi casi, sputare può anche divenire reato, in particolare quello di imbrattamento sanzionato dall’articolo 639 del codice penale con la multa fino a 103 euro e, addirittura, con la reclusione da uno a sei mesi e la multa da 300 a 1.000 euro se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati o con la reclusione da tre mesi a un anno e la multa da 1.000 a 3.000 euro se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico.