Ciao Checca – Roma
Ciao Checca
Piazza di Firenze, 25/26 – 00186 Roma
Tel. 06/68300368
Sito Internet: www.ciaochecca.com
Tipologia: pastificio con cucina
Prezzo: pasta 7,50/11€, insalata e altri piatti 5,50/10€
Giorno di chiusura: mai
Ciao Checca rappresenta il prototipo del locale di street food che strizza l’occhio non solo alla tradizione, ma anche a sensibilità più contemporanee, sia sul fronte culinario sia su quello “salutistico” e della cosiddetta “ecosostenibilità”. Così le preparazioni spaziano dalla gustosa e tradizionale pasta e fagioli all’insalata di pollo marinato, dalla classica e leggera “pasta alla checca” che dà il nome al locale, al ligure baccalà brandacujon, con esiti mediamente più che convincenti, che negli anni hanno trovato sempre più un loro equilibrio. I piatti cucinati espressi, che possono essere mangiati in loco o portati via, sono serviti in contenitori compostabili in polpa di cellulosa. Al menù si aggiungono alcune preparazioni del giorno elencate su una lavagna. Di elevata qualità le materie prime di nicchia utilizzate, che possono anche essere acquistate: legumi, olio extravergine d’oliva e prodotti dolciari. Ridotta l’offerta di vini e birre artigianali, sicuramente è più coerente con lo spirito del locale optare per un salutistico succo di mela o per un ottimo centrifugato di frutta e verdura fresca preparato al momento. Non male i dolci per chiudere: vasetto di ricotta al cacao o una fetta di torta del giorno, ad esempio la classica e godibile torta di mele.
AMBIENTE
Il locale è caratterizzato dai toni del bianco e del nero, con gli arredi di recupero in legno riciclato, il soffitto a travi e la cucina a vista nella sala principale dove si trovano il bancone e alcune mensole dove appoggiarsi seduti su sgabelli. Sul retro ci sono altre tre sale più raccolte, due delle quali con un grande tavolo conviviale.
SERVIZIO
Cortese ma un po’ freddo. Per la gestione degli ordini viene rilasciato un dischetto che si illumina quando la pietanza scelta è pronta per il ritiro al banco. Non breve l’attesa per i piatti, stranamente anche a locale vuoto.
Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore –