Cripta Mussolini, la riapertura alla vigilia della nascita del Duce fa sclerare l’Anpi
L’associazione dei partigiani grida all’«oltraggio», ma la cripta Mussolini, seppure solo per oggi (dalle 8.30 alle 18), riaprirà. A darne l’annuncio, Edda Negri, una delle nipoti del Duce. La notizia farà felici non solo i tantissimi che ogni anno si recano in pellegrinaggio nel cimitero di San Cassiano, la collinetta sopra Predappio, dove riposano le spoglie mortali della famiglia Mussolini, ma anche esercenti, ristoratori e albergatori che proprio dall’incessante culto della memoria del Capo del fascismo traggono pane e companatico. Della riapertura definitiva della cripta si parla da mesi: esattamente da fine ottobre quando è terminato il restauro che l’ha tenuto chiuso per circa un anno. Da allora, il sepolcro è stato aperto per poche ore solo nelle date delle commemorazioni. L’apertura odierna, infatti, coincide con la nascita di Benito Mussolini avvenuta il 29 luglio del 1883. Ma sono molti gli indizi che autorizzano a pensare che la soluzione possa essere vicina.
Il sindaco di Predappio: «Incontro volentieri la famiglia Mussolini»
Il primo è di contesto e riguarda il colore politico dell’amministrazione di Predappio: il nuovo sindaco, Roberto Canali, è di centrodestra. Una novità assoluta. In campagna elettorale Canali ha promesso la riapertura della cripta (il luogo, però, è sotto la responsabilità della famiglia Mussolini). Una posizione, la sua, dettata soprattutto dalle crescenti lamentele degli operatori economici locali che hanno visto calare drasticamente i propri incassi a seguito dell’interazione dell’afflusso dei visitatori. La posizione di Canali non è rimasta inascoltata dalla famiglia Mussolini: «Li incontro volentieri», ha detto il sindaco riferendosi in particolare a Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del Duce candidato di FdI alle ultime elezioni europee, e alla nipote Rachele. Entrambi, infatti, si troverebbero a Predappio. Canali, invece, non parteciperà al corteo che in mattinata partirà dal centro di Predappio alla volta di San Cassiano.
La sinistra nega l’«effetto Duce»
Com’era prevedibile, la riapertura della cripta Mussolini fa sclerare la sinistra e l Anpi. Il Pd predappiese non vuol sentire parlare di “effetto Duce” sul commercio della zona e contesta che «l’apologia del dittatore si trasformi nel volano dell’economia locale». I rappresentanti dei partigiani, invece, puntano l’indice contro i “mussoliniani” e parlano di «oltraggio alla Resistenza». La solita storia: quando la realtà smentisce le loro menzogne, loro negano la realtà.
Questi individui dovranno pur giustificare, in qualche modo, la loro esistenza? O no? Non siate troppo severi con loro, lasciateli ragliare: anche questo è democrazia.
anpi non sono altro che nostalgici del pci è normale che lo stato debba dare i contributi a questi comunisti si finanziassero da soli.