Cultura: nell’episolario inedito di Puccini spunta Corinna, l’amante segreta
Il suo nome era Corinna e dalle lettere inedite di Giacomo Puccini emerge come una misteriosa amante. Si tratta della prima relazione extraconiugale del compositore. Tanto importante da mandare in crisi il rapporto con la futura moglie Elvira Gemignani. Il Puccini intimo e segreto, tra amori e lavoro, si squaderna grazie alla pubblicazione del secondo volume dell’Epistolario di Giacomo Puccini per l’edizione Nazionale delle Opere (Olschki) del maestro, relativo al periodo 1897-1901, a cura di Gabriella Biagi Ravenni e Dieter Schickling: contiene 855 lettere, 326 sono stampate per la prima volta e un numero cospicuo delle altre 529 prima d’ora erano state soltanto segnalate in cataloghi d’asta o altrove e di cui si aveva una conoscenza molto parziale. Nel quasi romanzo o biografia che è il secondo volume dell’Epistolario, le lettere tratteggiano moltissimi dei personaggi che circondano la vita del protagonista. Di Elvira, Puccini evidenzia soprattutto la gelosia che cerca di placare come farebbe un qualsiasi marito colpevole. Tra i familiari, nelle lettere primeggiano il cognato Giuseppe Razzi e sua moglie Ida Bonturi. Il primo assurge al ruolo di factotum e confidente, e a lui Puccini affida incarichi su incarichi, cercando di strapparlo agli obblighi dell’impiego. La cognata è sempre pronta a rispondere positivamente alle sue richieste. Emerge anche la figliastra Fosca Gemignani, che egli considera come una figlia, e che, al pari di una figlia, gli dà preoccupazioni per i fidanzati e per la salute. Mentre i piccoli di casa – il figlio Tonio e il nipote Gastone – restano sullo sfondo.