Da “Temptation Island” al tradimento di Scamarcio: è diventato il Paese dei cornuti
Organizzano gruppi d’ascolto, come per le partite della nazionale di calcio. Si appassionano anche i telespettatori più insospettabili al fenomeno televisivo dell’estate: è l’isola dei cornuti. Meglio nota come Temptation Island. Le corna, da tema di gossip, sono state sdoganate in prima serata. Ascolti record per il reality di Canale 5 dove le coppie vengono messe alla prova.
Ma le corna hanno contagiato anche i più paludati quotidiani nazionali. Oggi il Corriere della Sera dedica una pagina intera al tradimento dell’estate: Francesco Sarcina, leader del gruppo musicale delle Vibrazioni, confessa a Candida Morvillo la sua delusione per il tradimento della moglie con il suo migliore amico. Lei è una influencer (Clizia Incorvaia), l’altro è l’attore Riccardo Scamarcio.
I dettagli sono da fotoromanzo. «Quando mia moglie mi ha confessato di avermi tradito con Riccardo Scamarcio, mi ha devastato. Riccardo è stato il mio testimone di nozze, un amico, un fratello. Mi sono sentito pugnalato ovunque». Così Francesco Sarcina al Corriere.
Pochi giorni fa, la moglie ha annunciato su Instagram la fine dell’amore. «Qualcosa che speravo rimanesse privato. Odio chi parla dei cavoli propri, però la notizia è uscita – spiega Sarcina – e ha destabilizzato tanti che mi vogliono bene, perciò mi sento di dover chiarire, ora e poi mai più. L’episodio con Riccardo risale a mesi fa, è isolato ed è stata lei a confessarmelo. Fine. Clizia resta la donna che mi ha dato una figlia meravigliosa e che ho profondamente amato, la donna che ho deciso di sposare con una cerimonia all’americana da pazzi, perché il mio era un amore pazzesco».
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Un amore che non è finito nemmeno con la confessione del tradimento: «Eravamo in macchina. Giuro, ho vomitato. Sono sceso e ho iniziato a disperarmi peggio di quando ho perso mio padre. Papà era malato, me l’aspettavo. Ma questa non potevo aspettarmela. Ho rivisto i momenti in cui, con Riccardo, mangiavamo insieme con le rispettive compagne. È stato un trauma che sto curando e ora la pubblicità ha riaperto la ferita».
Ora che la storia fra i due è finita, «a me interessa solo pensare ai figli: a Nina, e al primo, Tobia, che ha 12 anni. Voglio – spiega il cantante – dedicarmi a loro e al lavoro. Mi sono sempre fatto un mazzo così per lavorare in situazioni difficili: per dieci anni, da figlio unico, sono stato vicino a mio padre paralizzato per un ictus. Non mi farò abbattere adesso». Come a ribadire un antico adagio delle nostre nonne: “Di corna non è mai morto nessuno”. Anzi, adesso grazie ai cornuti si fanno ascolti e si vendono copie.