De Crescenzo, Mara Venier in lacrime. D’Agostino: solo lui poteva passare dall’Ibm a Socrate (video)

20 Lug 2019 14:03 - di Elsa Corsini

«Ora penso solo a un amico che non c’è più…». Mara Venier, occhi gonfi di lacrime nascosti dietro gli occhiali neri, all’uscit dalla camera ardente di Luciano De Crescenzo, allestita in Campidoglio, davanti ai cameraman non dice altro. Per lo scrittore napoletano, “filosofo” ex ingegnere, morto il 18 luglio, parlano i fatti: la sua voce, i suoi libri, le sue interviste, i suoi personaggi. E i tanti amici, artisti, scrittori, musicisti che lo hanno omaggiato a Roma prima di dargli l’ultimo saluto nella sua Napoli. Tra questi Renzo Arbore, Marisa Laurito, Andy Luotto, la squadra di “Quelli della notte”  e Roberto D’Agostino, che si sono stretti intorno alla figlia Paola e ai familiari«Luciano era un uomo che non ha mai cambiato nel tempo. Era sempre se stesso. Una vita unica, passare dall’Ibm a Socrate e Platone… Solo lui poteva farlo».

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