«È concorrenza sleale»: Nanni Moretti furioso con le istituzioni del cinema. Ecco perché

9 Lug 2019 13:21 - di Ginevra Sorrentino

Esce dal lungo riserbo in cui si è rinchiuso da un po’, Nanni Moretti, e lo fa per attaccare il Centro Sperimentale di Cinematografia. Già, perché il regista, attore ed ex girotondino proprio non ci sta: e lo dice a chiare lettere. Anzi, per prima cosa, lo annuncia via e-mail ai suoi più fedeli e assidui frequentatori del Nuovo Sacher, il cinema romano situato nel cuore di Trastevere, acquistato nel 1991 dalla Sacher Film, casa di produzione cinematografica di Nanni Moretti e Angelo Barbagallo con il progetto di rilanciare la sala con una programmazione di qualità basata su film d’autore.

Nanni Moretti contro Csc, Mibac e Cinecittà Luce

Ma andiamo con ordine: proprio da lì, da quella sala cinematografica attigua all’arena all’aperto a cui la programmazione estiva cede il passo per il carnet cinefilo del periodo vacanziero, parte l’assalto lancia in resta del regista di Ecce Bombo: pomo della discordia il lungometraggio di esordio della regista Letizia Lamartire Saremo giovani e bellissimi (2018), programmato in due rassegne: “Per il cinema Italiano”, appunto del Csc, e “Bimbi belli”, del Nuovo Sacher di Moretti, entrambe a Roma, entrambe in corso ma, gratuita la prima, mentre è a pagamento (7 euro per un ingresso, 30 euro l’abbonamento all’intera rassegna) la seconda. Ce n’è abbastanza perché Moretti lamenti una «concorrenza sleale». E così, come anticipato in apertura, la vicenda viene spiegata direttamente dal regista con una mail indirizzata agli spettatori affezionati del Nuovo Sacher, quelli che hanno richiesto di ricevere via mail informazioni sulle attività del cinema. «Il film Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire previsto per mercoledì 10 luglio è stato escluso dalla rassegna “Bimbi belli”» – annuncia Moretti nella mail – spiegando che «il film è stato presentato domenica 7 luglio nella manifestazione “Per il cinema italiano” che si tiene nell’arena di Santa Croce in Gerusalemme con una proiezione gratuita, all’interno di una rassegna organizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia (produttore e distributore del film), dal Ministero dei Beni Culturali e da Cinecittà Luce».

Il j’accuse parla di «concorrenza sleale»: ecco perché

Ecco il motivo del contendere, ecco gli estremi della denuncia: «Concorrenza sleale addirittura da istituzioni pubbliche», lamenta Moretti, per il quale «sarebbe incomprensibile, oltre che scorretto verso il pubblico del Nuovo Sacher, programmare un film a pagamento quando, tre giorni prima, è stato presentato gratuitamente in un’altra arena. Al suo posto verrà proiettato il film Troppa grazia di Gianni Zanasi. Ci dispiace per il disagio». Il caso è lanciato, ma al momento non vi è traccia di una replica al j’accuse da parte del Csc sul cui sito, intanto, si enfatizza il buon esito dell’avvio della rassegna “Per il cinema italiano”, avvio che comprendeva appunto il film di Lamartire. «I primi due giorni (sabato 6 e domenica 7 luglio) hanno visto un’affluenza di pubblico superiore ad ogni aspettativa, e nettamente più folta rispetto all’edizione del 2018. Sia La terra dell’abbastanza di Fabio e Damiano D’Innocenzo, sia Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire sono stati lungamente applauditi da un pubblico debordante, per il quale le 420 sedie predisposte si sono rivelate ampiamente insufficienti». Che l’osservazione contenga in nuce la risposta?

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