Gasparri rivela: “Identificati i resti del senatore Gigante, assassinato e infoibato dai titini nel 1945”
Il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia ha dato notizia con commozione dell’identificazione definitiva dei resti del senatore fascista Riccardo Gigante e del vice brigadiere dell’Arma Alberto Diana, infoibati il 3 maggio 1945 dai partigiani titini. Il senatore Gigante, podestà di Fiume e aderente alla Repubblica Sociale Italiana non aveva voluto abbandonare Fiume, dove era nato, anche dopo l’arrivo della cosiddetta armata di “liberazione” jugoslava, Qui, fu prelevato dall’Ozna, la feroce polizia segreta di Tito, e fucilato a Castua, sopra Fiume. Il suo cadavere fu successivamente gettato in una foiba insieme a quello di altre vittime della ferocia comunista. Secondo alcune testimonianze il senatore Gigante dopo la fucilazione fu finito a colpi di baionetta dai partigiani. Scoperta nel 1992, solo nel luglio scorso però la foiba di Castua è stata scoperchiata e i resti degli otto corpi riesumati sono stati riconsegnati al Consolato italiano di Fiume.
Il capo di Stato maggiore della Difesa generale Enzo Vecciarelli ha subito informato Gasparri, che si era occupato più volte dell’argomento, non appena avuta notizia dal Reparto Indagini Scientifiche dei Carabinieri di Roma della conferma che tra i resti degli otto Caduti recuperati nella scorsa estate presso Castua, sono presenti anche quelli del Senatore Riccardo Gigante e del Vice Brigadiere dei Carabinieri Alberto Diana. Subito dopo il vicepresidente del Senato ha rilasciato il seguente commento: ”Apprendo con commozione, dal Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Vecciarelli, che, dopo gli accertamenti svolti dai reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri, alcuni dei resti recuperati nel territorio di Castua, nei pressi di Fiume, su iniziativa delle associazioni degli esuli istriani, giuliani, fiumani e dalmati, risalenti al triste periodo degli infoibamenti e del massacro di tanti italiani, appartengono al senatore Riccardo Gigante e al vice brigadiere dei Carabinieri Alberto Diana”, ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri. “Ringrazio – aggiunge – il Generale Vecciarelli, Onorcaduti e tutti i reparti delle Forze Armate e dei Carabinieri in particolare che hanno condotto questi accertamenti. È una notizia che ha un grande valore morale e che certamente le associazioni degli esuli e i familiari del senatore Gigante e del carabiniere Diana hanno accolto, come me, con grande commozione”. “Questo -conclude – vuol dire onorare i Caduti e le memorie della Patria che non possono essere mai cancellate, anche a decenni e decenni di distanza. Altre iniziative analoghe sono in corso per ricordare quanti furono massacrati in un momento tragico della storia europea del secolo scorso”.