Giorgia Meloni: “Manovrano per far arrivare il governo tecnico a Palazzo Chigi”
“Se il governo cade ora si puo’ andare a votare. Mentre ogni giorno che passa, ci avvicina a un governo tecnico. Chi non sta facendo cadere il governo adesso, lo deve sapere”. A dirlo e’ Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, intervistata dall’agenzia Dire.
Il motivo Meloni lo “spiega in trenta secondi: il 15 ottobre si apre la sessione di bilancio, cioe’ il momento in cui si scrive la manovra finanziaria. Per il 15 di ottobre servirebbe un governo completamente in grado di lavorare per fare la manovra.
“Dieci giorni per farlo cadere”
Se si va troppo avanti, cadendo sulla finestra di bilancio, il presidente della Repubblica potrebbe dire che non ci sono i margini per mandare a votare. Per questo si dice che si apre o si chiude la ‘finestra’ per il voto. Pertanto, se ancora oggi siamo in tempo per andare a votare, sappiate che se il governo cadesse tra dieci giorni, non ci sarebbero piu’ i tempi”.
E allora si’, si va “matematicamente verso un governo tecnico”. Meloni spiega che una crisi di governo oltre i tempi che consentirebbero il voto prima della sessione di bilancio, “aprirebbe solo scenari preoccupanti: lo scenario del governo tecnico con un patto del Nazareno allargato ai grillini, tipo quello che abbiamo visto in Europa”. E in secondo luogo: “Lo scenario che alcuni paventano, di un governo M5s-Pd, che sarebbe una roba veramente… La negazione di ogni forma di democrazia in Italia. Ah il Pd lo nega? Ma quelli negano un sacco di cose. Ci si puo’ stare ‘tranquillo e morto’, come si dice”, osserva Meloni.
Aumenta l’Iva
In terzo luogo “lo scenario, anche questo possibile, per cui se cade il governo, ipotizziamo, tra due settimane, e non si riesce a fare un’altra maggioranza e si va a votare, l’Italia va in amministrazione controllata. Vuol dire che scattano le clausole di salvaguardia. E l’Iva arriva al 1 gennaio del 2020 matematicamente al 25,5 per cento. Scenario surreale”.