Luttwak spara a zero su Carola Rackete: «È una fuorilegge». Poi le suona a Gino Strada

4 Lug 2019 15:30 - di Alberto Consoli

«In Italia evidentemente la legge è facoltativa». Non usa perifrasi il politologo americano Edward Luttwak che in diretta ai microfoni de La Zanzara, su Radio 24, si è scagliata contro la comandante della Sea Watch 3 e contro il giudice – il gip di Agrigento Alessandra Vella – che l’ha scarcerata, non convalidandone l’arresto. «In Italia evidentemente la legge è facoltativa – ripete – . Se il ladro è simpatico, carino, un bel ragazzo, lo lasciamo andare, mentre la legge si applica solamente se la persona è antipatica…». L’ironia e poi l’affondo verso la capitana Carola Rackete. «Questa signora tedesca era lì per caso con la sua barca? O ci è andata deliberatamente per prendere i migranti in pratica alleata coi trafficanti che li hanno messo a bordo delle barche? In tacita alleanza con i futuri sfruttatori di questi immigrati. Questa è una tacita congiura». I politologi americani in genere non sono ipocriti. Ne ha un po’ per tutti.

Luttwak, legnate a Gino Strada

Ironico ma non troppo, Luttwak usa un  paradosso per spiegare come l’azione dell’attivista della Ong sia stata assolutamente contraria alla legge: «Mi è venuta un’idea: invece di arrivare a Fiumicino col mio passaporto, voglio entrare senza passaporto. E portandomi dietro un intero orfanatrofio di bambini. E quindi potrò entrare senza far vedere il passaporto. E magari qualche organizzazione non governativa mi darà pure dei soldi…». Ma il meglio il politologo lo riserva a personaggi che in America non avrebbero udienza nei talk show politici. Nel mirino di Luttwak c’è anche Gino Strada, del quale dice: «È interessato all’umanità dove ci sono le telecamere, i giornalisti, dove sei fotografato, sei il grande eroe, sei andato a Bongo Bongo e hai salvato qualcuno. Se invece vai a casa tua, aiuti i poveretti, la signora che non riesce a salire le scale, se vuoi aiutare queste persone, non c’è la stampa. Chi va ad aiutare solamente gli esotici stranieri, lo fa per ragioni non umanitarie». Che  legnata….

«La legge è facoltativa»

Poi lancia accuse al gip Alessandra Vella, a Gad Lerner, alle ong e al Papa: “Le persone che lavorano per queste organizzazioni non potrebbero esistere un solo minuto se lavorassero sulla costa dell’Australia o sulla costa di qualsiasi paese che rispetta le leggi. Perché in Italia da Gad Lerner al Papa, tutti sono d’accordo. La legge è facoltativa, cioè si applica solamente se la persona è antipatica. Il gip che ha messo in libertà Carola Rackete? E’ l’ennesimo cittadino italiano, che, al pari di vari extracomunitari come il Papa, sono sicuri che la legge è facoltativa. Il papa, ad esempio, confonde il caso di una persona che sta attraversando il mare e trova una persona annegata, con una persona che deliberatamente si mette lì per facilitare il traffico delle persone».

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