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Prostitute straniere diventavano italiane col trucco: sgominata gang marocchina

Prostitute straniere diventavano italiane col trucco: sgominata gang marocchina

Cronaca - di Guido Liberati - 24 Luglio 2019 alle 13:29

Come consentire a una prostituta straniera di rimanere sul territorio italiano e non rischiare l’espulsione? Ovvio, col matrimonio fasullo. La soluzione adottata da una gang marocchina era pressoché geniale quanto diabolica. La prostituta si sposava con l’italiano compiacente di turno, che accettava soldi e prestazioni sessuali in cambio del fatidico “sì”. L’organizzazione criminale, sgominata oggi a Siniscola, in provincia di Nuoro, combinava finti matrimoni in Marocco per portare in Italia giovani donne da far prostituire e da utilizzare per manipolare anziani al fine di derubarli. I criminali (due uomini e una donna) stavano tentando di portare in Italia anche bambine sotto i 14 anni per soddisfare i desideri sessuali di alcuni clienti pedofili.

La banda marocchina operava da anni

La banda aveva avviato un piano semplice e collaudato. Una volta entrate nel territorio italiano come cittadine italiane, erano avviate alla prostituzione. A quel punto le prostitute dovevano puntare sull’adescamento di anziani, da poter circuire e depredare di ogni avere. In particolare, i criminali, approfittando dello stato di prostrazione e solitudine degli anziani, prospettavano loro la possibilità di trascorrere del tempo con le giovani donne a fronte di pagamento di somme di denaro.

Spunta anche l’ombra della pedofilia

Col tempo, a quanto ricostruito dalla Squadra mobile, le giovani prostitute riuscivano a conquistare la fiducia delle anziane vittime inducendole a compiere atti di disposizione patrimoniale di ingente valore a favore del gruppo criminale. Il gruppo criminale operava da diversi anni, nel corso dei quali sono state fatte giungere in Italia numerose donne, alcune delle quali in corso di identificazione. L’indagine, che è stata coordinata dalla Procura di Nuoro, è durata circa sei mesi nel corso della quale sono state poste sotto controllo le utenze utilizzate dai protagonisti della vicenda e supportata da numerosi pedinamenti effettuati nella regione Sardegna. L’indagine trae spunto da una denuncia sporta da una lontana parente di una delle giovani donne fatte giungere in Italia e avviate alla prostituzione. La banda stava tentando di portare in Italia anche bambine sotto i 14 anni per farle diventare baby-squillo.

Salvini sui marocchini arrestati: “La pacchia è finita”

La notizia è stata commentata, assieme a un altro fatto di cronaca, dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. «Cinque arresti nell’agrigentino: spacciavano droga anche in un centro di accoglienza mentre a Nuoro è stata smantellata una banda di marocchini che faceva affari con l’immigrazione clandestina tra finti matrimoni e prostituzione. Grazie a Forze dell’Ordine e inquirenti! Lotta alla droga, al crimine e al business dell’immigrazione in ogni città. La pacchia è finita».

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di Guido Liberati - 24 Luglio 2019