Protesta Klaus Davi: “Non censurate il film di Crespi contro la ‘ndrangheta”

26 Lug 2019 11:57 - di Andrea Giorni

Non date l’idea di una censura. E’ il senso dell’iniziativa assunta da Klaus Davi. Nel cartellone di Venezia non è infatti entrato il film ”Terra mia, non è un Paese per santi” di Ambrogio Crespi che racconta la reazione della comunità del paesino di San Luca contro la ‘Ndrangheta, dove si è riusciti finalmente ad eleggere una amministrazione comunale. Ma l’autore del film, proprio Klaus Davi, che è anche consigliere comunale del comune di San Luca, lancia un appello al direttore della Mostra del Cinema.

“Trovare uno spazio dedicato”

“Chiedo al direttore Barbera, uomo saggio e attento alle istanze degli svantaggiati, di rivedere il film e di consentirci di concorrere o di trovare uno spazio dedicato per portare questa opera di cultura contro la criminalità organizzata all’attenzione di tutti. La motivazione lascia una porta aperta, a mio avviso, e mi auguro che ci possa essere un ripensamento. Sono pronto anche ad incontrarlo quando lo riterrà opportuno”. Occorrerà vedere se ci sarà la volontà di tentare di trovare un’intesa.

La lettera di Barbera

Davi si riferisce alla lettera che Barbera ha inviato alla produzione Index Production per informarla di non aver inserito il film in cartellone. “Sono estremamente dispiaciuto di dovervi informare che non è stato possibile trovargli una collocazione all’interno del nostro programma a causa dell’ingente numero di film ricevuti”. Ed è davvero possibile che un’opera attualissima possa essere relegata in secondo piano – anzi esclusa – proprio alla Mostra del Cinema. Vedremo se si faranno sentire le solite voci dell’intellighenzia nazionale pronte a scattare quando a tocca uno di loro…

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