Sisma, il vescovo di Rieti: «Ad Amatrice lentezza esasperante dello Stato»
Amatrice è diventata «simbolo di una ferita che tarda a rimarginarsi per la lentezza esasperante della macchina statale, per la mancata assunzione di responsabilità di tanti, per la pervasiva smobilitazione del tessuto sociale». Lo ha denunciato il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, in occasione del Forum delle comunità Laudato si’ in corso ad Amatrice colpita dal terremoto nell’agosto 2016 insieme ad altri paesi dell’Italia centrale. Anche il Papa nel messaggio al Forum ha nuovamente ricordato l’alto prezzo che stanno pagando i paesi colpiti dal sisma di tre anni fa, denunciando come le opere di ricostruzioni tardino a decollare. Il presule, riferisce il Sir, ha quindi ricordato che le Comunità Laudato si’ «nascono tenendo fisso lo sguardo su questo lembo di Appennino che rischia di essere dimenticato, ma è pur sempre la spina dorsale dell’Italia». Da qui il progetto dell’edificazione della Casa del futuro presso l’area del don Minozzi, il cui progetto firmato dall’architetto Boeri e presentato lo scorso anno proprio durante il primo forum delle Comunità, «viaggia verso la completa approvazione».