Stadio della Roma, Parnasi a processo con altri 11. C’è anche l’ex assessore Pd Civita
Si terrà il 5 novembre la prima udienza del processo sul nuovo stadio della Roma. Il Gup di Roma ha rinviato a giudizio l’imprenditore Luca Parnasi, mentre i suoi stretti collaboratori Luca Caporilli, Giulio Mangosi e Simone Contasta hanno patteggiato una condanna a 2 anni. In totale sono 12 le persone mandate a processo, fra le quali anche gli altri manager collaboratori di Parnasi, Nabor Zaffiri e Gianluca Talone, oltre che l’ex assessore regionale e attuale consigliere Michele Civita del Pd, l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi di FI, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Davide Bordoni, il soprintendente ai beni culturali, Francesco Prosperetti.
Le ipotesi di reato
Vanno a processo poi Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, Giampaolo Gola, l’ex assessore allo sport del X Municipio, l’architetto Paolo Desideri, e Claudio Santini, ex capo di Gabinetto al Mibact. Le accuse sono a vario a titolo di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. Nel caso di Prosperetti, invece, l’accusa per il rinvio a giudizio è soltanto quella di traffico di influenze.
L’ipotesi della corruzione per la variante
I pm capitolini in particolare ipotizzano una presunta corruzione nell’ambito della variante del progetto per lo stadio della Roma che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle, approvato poi col taglio del 50% delle cubature rispetto al progetto iniziale. Per questa vicenda Campidoglio e Regione Lazio hanno chiesto di costituirsi parti civili.