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Sui rifiuti di Roma ora si muove la Procura della Repubblica. Nei Palazzi si trema

Sui rifiuti di Roma ora si muove la Procura della Repubblica. Nei Palazzi si trema

Cronaca - di Il Cavaliere Nero - 10 Luglio 2019 - AGGIORNATO 11 Luglio 2019 alle 08:25

Timidamente, lentamente, ma finalmente la Procura della Repubblica di Roma si decide a indagare sulla vergogna dei rifiuti. E se l’inchiesta andrà seriamente avanti, qualcuno dovrà pagare per i disservizi alla cittadinanza. A quanto si è appreso, il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, è stato aperto al momento contro ignoti in seguito a diversi esposti arrivati a Piazzale Clodio negli ultimi giorni e presentati da privati cittadini e associazioni contro la mancata raccolta dei rifiuti. Proprio ieri avevamo dato notizia anche dell’iniziativa giudiziaria assunta dall’esponente romano di Fratelli d’Italia Federico Rocca. Anche il Codacons rivendica di essersi mosso a palazzo di Giustizia.

L’inefficienza dell’Ama

Nella vicenda della spazzatura romana potrebbero esserci molteplici responsabilità. A partire da quelle istituzionali, oltre che dell’azienda municipalizzata Ama, la cui inefficienza è sempre più sotto gli occhi di tutti.
Virginia Raggi, sindaco di Roma, continua nella parte di Alice nel paese delle meraviglie. Punta il dito contro la regione Lazio, ma è anche vero che si rifiuta di indicare un sito per la discarica di servizio dentro i confini della Capitale. Nicola Zingaretti, presidente del Lazio, finora è chiamato a rispondere politicamente di un piano regionale dei rifiuti fermo alla ormai lontanissima era Polverini. Quello vigente risale al 2012, con scadenza triennale.

Ci saranno sorprese

Di più: va registrata anche la dura denuncia dell’ordine dei medici di Roma, che è arrivato a lanciare l’allarme su un’emergenza sanitaria nella Capitale.Ne è seguita una contrapposizione fortissima tra Comune e Regione, con risolti davvero farseschi. Un’ordinanza di Zingaretti contestata dalla Raggi a suon di video. E poi un vertice con entrambi dal ministro Costa, per una nuova, seconda ordinanza del governatore.
Tutto risolto? Macché, perché c’è chi parla di quindici giorni per rimettere a posto la città – e sembrano eterni con questo caldo – e chi dice che bisogna aspettare la fine dell’anno.
Il danno ai romani è evidente e probabilmente ci saranno da aspettarsi sorprese serie se la magistratura andrà davvero fino in fondo.

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Ci sono 2 commenti

  1. Giustopeppe ha detto:

    Io lascerei tutto così, tanto tra un po’ scoppierà l’ennesimo incendio …

  2. Cecconi ha detto:

    Cavaliere Nero,

    non le puzzano di soffiate il giorno precedente le parole smielate di Zingaretti per l’operato della Procura odierno?

    Solo i boccaloni possono credere a una coincidenza.

di Il Cavaliere Nero - 10 Luglio 2019