Trapianti, Pavia: donazione record di organi a cuore fermo salva quattro vite
Reni, polmoni e fegato, tutti espiantati dallo stesso donatore e poi trapiantati in quattro pazienti che ora tornano a sperare. È ben riposta la soddisfazione dell’Istituto di ricerca San Matteo di Pavia nel dare l’annuncio di quello che ha legittimamente definito un«imponente prelievo multiorgano da paziente deceduto. Una “prima assoluta” per il San Matteo che ha visto protagonista il proprio l’ecmo team, équipe multidisciplinare di medici specializzati nel trattamento di malati tenuti in vita grazie alla circolazione extracorporea per una donazione di organi a cuore fermo da un paziente che era ricoverato in gravi condizioni neurologiche all’ospedale di Vigevano. «La volontà del donatore, la professionalità delle équipe chirurgiche intervenute e la collaborazione del San Matteo-Asst – si legge in una nota – hanno permesso il prelievo, oltre che di reni, anche di polmoni e fegato, cosa più rara e complicata». Quattro in tutto le vite salvate. Il San Matteo è un centro di riferimento per l’ecmo sia per trattare gravi malattie di cuore e polmoni sia per conservare gli organi dopo la morte per arresto cardiaco irreversibile, in previsione di un eventuale trapianto.