
Bolsonaro ironizza sull’aspetto della moglie di Macron che replica: “Auguro al Brasile un presidente all’altezza”
Si alzano ancora i toni dello scontro tra il Brasile e la Francia a causa della posizione molto dura assunta da Emmanuel Macron sugli incendi in Amazzonia. E in mezzo finisce anche la premiere dame Brigitte, presa in giro dal presidente brasiliano per il suo aspetto fisico. Jair Bolsonaro ha pubblicato su Facebook un commento a un post di un internauta, Rodrigo Andreaca, che ha messo a confronto uno scatto di Brigitte in cui la moglie del presidente francese non è venuta particolarmente bene con una foto della first lady brasiliana, la 37enne Michelle, in tutto il suo splendore. Sotto la foto il commento dell’internauta, che scrive: “Adesso capite perché Macron perseguita Bolsonaro?”. Che lascia un commento sulla bacheca: “Non la umiliate. Molte risate”. Nelle stesse ore il ministro dell’Educazione brasiliano Abraham Weintraub ha accusato: “Macron non è all’altezza del dibattito sull’Amazzonia. E’ solo un cretino opportunista, che cerca il sostegno della lobby agricola francese”.
Dai social lo scontro si è trasferito nelle sedi istituzionali. “Auguro ai brasiliani di avere presto un presidente all’altezza”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in una conferenza stampa a margine del G7 di Biarritz.
Jair Bolsonaro ha replicato a stretto giro, accusando il presidente francese di intervenire sull’Amazzonia come se il Brasile fosse “una colonia o una terra di nessuno”. “Non possiamo accettare che un presidente, Macron, lanci attacchi irragionevoli e gratuiti sull’Amazzonia, né che nasconda le sue intenzioni dietro ‘l’alleanza ‘ del G7 per ‘salvare’ l’Amazzonia, come se fossimo una colonia o un’altra terra di nessuno”, ha scritto il presidente brasiliano su Twitter. “Altri capi di stato hanno solidarizzato con il Brasile”, ha proseguito Bolsonaro, sottolineando che “il rispetto della sovranità è il minimo che ci si possa aspettare in un paese civilizzato”. Il presidente brasiliano ha anche detto di aver avuto una conversazione con il suo omologo colombiano, Ivan Duque, sulla necessità di “un piano congiunto, fra la maggior parte dei paesi che comprendono l’Amazzonia, per garantire sovranità e ricchezze naturali”.