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È morto Giovanni Buttarelli: era il garante europeo della privacy

È morto Giovanni Buttarelli: era il garante europeo della privacy

Politica - di Redazione - 21 Agosto 2019 alle 15:26

È morto Giovanni Buttarelli, magistrato e Garante europeo della protezione dei dati. Il magistrato, 62 anni, è morto nella notte tra il 20 e il 21 agosto all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da qualche giorno. Buttarelli aveva ricoperto il ruolo di segretario generale dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, dal 1997 al 2009. Nel 2009 il Parlamento europeo lo designò come Garante aggiunto presso l’EDPS (European Data Protection Supervisor), l’autorità di sorveglianza indipendente per la protezione dei dati, che poi fu chiamato a condurre il 4 dicembre con cinque anni di mandato che purtroppo non è riuscito a concludere a causa della malattia che lo affliggeva da tempo.

Buttarelli è stato tra i più grandi esperti mondiali di diritto delle nuove tecnologie, diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali. Durante il suo mandato al Gepd ha attivamente contribuito alla promozione dei valori europei dando vita a dibattiti internazionali sulla necessità di un approccio etico alle nuove tecnologie per affrontare con una visione globale le sfide che l’uso dei dati e i meccanismi di disinformazione pongono ogni giorno al funzionamento e alla qualità delle democrazie contemporanee.

 

Recentemente era stato insignito di due prestigiosi premi da parte di organizzazioni internazionali: l’Iapp Privacy Leadership Award e l’Epic International Privacy Champion Award 2019, assegnati a coloro che dimostrano un continuo impegno nel promuovere i diritti fondamentali alla privacy e alla protezione dei dati personali. “È con profondo dolore che comunichiamo che Giovanni Buttarelli, Garante europeo della protezione dei dati, è venuto a mancare la scorsa notte, circondato dall’affetto dei suoi cari. Siamo addolorati dalla tragica perdita di un uomo brillante e visionario, che si è sempre dedicato con passione alla famiglia e al lavoro, servendo fino in fondo la magistratura italiana e l’Unione Europea, e onorandone i valori”, sottolinea in una nota il Garante europeo della protezione dei dati. “La sua passione, visionarietà ed intelligenza rappresentano ora e per sempre un’eredità unica e durevole per l’istituzione del Garante europeo e per tutti coloro che sono stati in contatto con lui”.

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di Redazione - 21 Agosto 2019