
Forza Italia sulle barricate contro Salvini. Il Cav: «Troppi errori, è inaffidabile»
Il giorno dopo il botta e risposta a distanza tra Silvio Berlusconi («Gli errori della Lega hanno consegnato il Paese al governo di due sinistre») e Matteo Salvini («Non abbiamo bisogno di nessuno per governare») Forza Italia sale sulle barricate a difesa del centrodestra delle origini. È ancora il Cavaliere a dettare la linea: «Troppi errori, non siamo sovranisti». A far irritare l’ex-premier, riferiscono fonti forziste, non sono tanto gli insulti, che fanno parte del gioco, ma «l’inaffidabilità di Matteo». Non è, quindi, in discussione la Lega e la storica alleanza, ma l’attuale leadership. Lo dimostra il fuoco di fila di moltissimi i big azzurri nei confronti dell'(ex?) alleato. Toni diversi, ma identica sostanza: a guidare il centrodestra non devono essere i sovranisti.
La Rossi: «Sei un capitano allo sbando»
La più dura, al limite dell’offesa, è la senatrice Maria Rosaria Rossi, già zarina del vecchio cerchio magico ed ex-tesoriere degli azzurri: «Gli italiani – attacca – meritano di essere governati da qualcuno che sa che si vota dopo cinque anni, non dopo cinque mojito…». La sua accusa a Salvini, definito «capitano allo sbando», è quella aver «inasprito» i rapporti di coalizione per «delirio di onnipotenza». Chi invece confida ancora in un centrodestra unito che possa contrastare «il possibile governo delle due sinistre, ammesso che trovino un accordo sulle poltrone», è Mariastella Gelmini. Ma neanche lei rinuncia alla polemica: «Il centrodestra deve recuperare la sua unità nelle differenze, ma per farlo Salvini dovrebbe essere lungimirante e comprendere che da soli non si va da nessuna parte. A cominciare dalle imminenti elezioni regionali dove potrebbero profilarsi perfino accordi o accordicchi in salsa giallo-rossa».
«Forza Italia è il vero partito del fare»
Un invito al leader leghista a «rifuggire da falli di reazione contro gli alleati di Forza Italia, che da 25 anni rappresentano il fulcro del centrodestra», arriva da Deborah Bergamini. Alla parlamentare non è piaciuta l’equiparazione tra il movimento fondato dal Cavaliere e quello pentastellato voluto da Beppe Grillo: «Il paragone tra noi, motore di governi Berlusconi, che saranno ricordati per le politiche di sviluppo, di detassazione e di autentico garantismo, e i suoi ex alleati Cinquestelle, che hanno provato a fermare tutto, dal Tav ai cantieri, risulta davvero incongruo». Sulla sua scia Anna Maria Bernini: «È francamente inaccettabile che Salvini arrivi a paragonare surrettiziamente Forza Italia ai Cinquestelle: noi siamo il partito del fare, dello sviluppo e dell’Alta Velocità, l’esatto opposto del Movimento della decrescita infelice».
Forza Italia è diventato un partito inaffidabile e ci si aspetta sempre che s’inciuci con la sinistra. Berlusconi ha fatto il suo tempo e gli altri sono solo degli YES MAN
Ma avete ancora la spudoratezza di parlare? Voi che nel 2011 vi siete fatti inchiapettare dal PD e Presidente della Repubblica e poi avete addirittura appoggiato il governo fatto che ha rappresentatao per gli italiano lacrime, sangue e dolore. Voi dovete scomparire dalla faccia del parlamento italiano come anche la maggior parte del PD.
Ho appoggiato Salvini a più riprese confidando sempre nella unione compatta del centrodestra,con i suoi valori e le sue interpretazioni di governo.
Non bisogna mai dimenticare la formazione iniziale del centrodestra,quando Berlusconi,unendo la vecchia Lega lombarda e AN diede all’Italia una coalizione vincente.
Sbagli ne sono stati fatti,ma solo chi non si espone e non lavora di sbagli non ne fa.
Le parti nella coalizioni sono cambiate in termini di consensi popolari e non è giusto rimarcarli continuamente,poiché gli umori del popolo cambiano di continuo,a seconda di come si agisce.
Quindi si mettano da parte ripicche e prese di posizione;si ci metta seduti attorno ad un tavolo,si ci confronti e si stili un programma unanime nell’interesse degli italiani.
Salvini si è dimostrato un ottimo capopopolo,ma è Berlusconi che ha sempre dimostrato di essere un vero statista.
Da vecchio della politica mi domando; quale è la politica di FI? Ma penso che il Banana come Grillo abbiano problemi di testa.
Alessandro Manzoni aveva già previsto tutto quando nel suo capolavoro, I Promessi Sposi, descrive tale scena con la metafora dei “capponi di Renzo”.
Voglio augurami che noi ci terremo ben lontani da queste beghe da pollaio tra i due dove tutti vogliono apparire l’esatto opposto di ciò che sono.
Come mi auguro che anche La Russa ne stia fuori.
Qualora qualcuno dei due schieramenti dovesse avere l’dea malsana, aspettiamocelo, di tirarci in ballo basterà rispondere per le rime a chiunque dovesse farlo anche in modo brusco.
Sino a quando disconosceranno il concetto enunciato da Kant ne La Critica alla Ragion Pratica, “bisogna scegliere tra l’essere e il dover essere”, costoro resteranno esattamente solo ciò che sono.
Ormai sono tutti fuori di testa e non vale la pena neanche condividere un caffè al bar.