In Campidoglio vive ossessionata da CasaPound: si chiama Virginia Raggi
Virginia Raggi stamane doveva uscire in jeans e scarpe da ginnastica. Quelle “da appartamento”. Quelle che non fanno rumore. Sarebbe salita su una scala d’argilla per cancellare personalmente quella scritta dalla sede di CasaPound. Che non riesce a sgomberare e ne è ossessionata. Possibile che non ci sia una cura per frenare la folle corsa della Tartaruga?
Ma i militanti della pericolosissima organizzazione littoria l’hanno anticipata il giorno prima della festa e l’hanno tolta direttamente loro. Scombinando il piano ferie dei vigili urbani di Roma, i mitici pizzardoni. Che saranno costretti a restare ad agosto nella Capitale. Senza traffico.
La sindaca più furba della storia
Perché c’è da scommettere: la sindaca più intelligente, furba, astuta che abbia mai avuto la città eterna nella sua storia gloriosa a quest’ora ha già ordinato lo stop alle vacanze della polizia municipale. Bisogna stare attenti, “quelli sono capaci di scrivere CasaPound anche qui sotto in Campidoglio”. E che figura ci faccio con Fico, Di Battista e Spadafora? “Rischio di dover uscire dai social”.
“E se invece piazzano la scritta su ognuno dei quindici municipi di Roma, come famo onore’”, pare che abbia domandato a Virginia uno dei suoi più zelanti collaboratori, mandato ad assisterla da Luigi Di Maio. “Informatevi se il TgLazio ha quindici telecamere che le vado a togliere una per una”, ha ordinato la Raggi battendo i pugni sul tavolo (ma era quello di marmo e poverina ha cominciato a sanguinare).
“E ora che combineranno quelli?”
L’Impero crolla, pare di capire e l’eroica – eroica, non eroina, mi raccomando – staffetta partigiana che alberga sul Colle di comando della città rimugina sulle possibili controffensive di CasaPound: prenderanno in ostaggio una libreria? Saranno pronti ad hackerare la piattaforma Rousseau? Corromperanno la Guardia di Finanza per non farsi sgomberare?
Bussa in Campidoglio l’ex marito: “Dai, muoviti, che dobbiamo andare in vacanza”. “Andrea, non rompere, che devo governare la città”.
E brava la Virginia che da politica navigata (nel senso che “viene navigata” nei blog e negli stessi consuma, anzi fa consumare per intero, il suo vissuto politico) ha bene in mente le reali priorità dell’Urbe! Del resto la sicurezza della Città Eterna era seriamente minacciata dalla scritta CasaPound…il fatto invece che possano girare indisturbati individui equipaggiati con coltelli da sopravvivenza non è un problema…trattasi di collezionisti!
e i centri sociali? e le buche oramai divenute voragini? ed i topastri che escono dalle fogne? e i rifiuti? e i cinghiali? chi aspetta la sindaca, forse aspetta Jack lo squartatore?????