Lacrime ed emozioni al concerto de Il Volo per L’Aquila (video)

27 Ago 2019 18:58 - di Giovanni Pasero

«Solo una parola: storico. L’Aquila per Il Volo. Grazie». Con queste parole il primo cittadino aquilano, Pierluigi Biondi, ha commentato sulla sua pagina Facebook, l’apertura della festa della Perdonanza, con l’emozionante concerto inaugurale del trio de Il Volo.

Il trio ha dedicato alla città, a dieci anni dal devastante terremoto, “Nessun dorma”. “All’alba vincerò” è infatti l’auspicio che ha aperto una serata indimenticabile per migliaia e migliaia di aquilani assiepati sul prato di Collemaggio. Come ha scritto il quotidiano il Centro, è stata una «serata di emozioni, di applausi e lacrime. Di ricordi e speranze. Sul filo del decennale del terremoto e del desiderio collettivo di rinascita. Un grande concerto accompagnato dai talenti della Grande orchestra sinfonica dei Conservatori d’Italia diretta da Leonardo De Amicis. L’incasso dei biglietti andrà al Conservatorio “Casella” per borse di studio di specializzazione per allievi musicisti. 

I ragazzi de Il Volo con il sindaco dell’Aquila

«Noi siamo con voi per la rinascita – hanno detto dal palco i tre giovani cantanti – e con la Perdonanza vogliamo celebrare con voi la musica, che rappresenta un perfetto connubio di buoni sentimenti”. Particolarmente emozionante la partecipazione di Gianluca Ginoble, abruzzese doc, originario di Roseto degli Abruzzi, ha ricordato anche il periodo dell’immediato post sisma: «Tanti aquilani erano sulla costa e siamo diventati amici. Io ho sofferto con voi, tutti noi abruzzesi eravamo molto vicini agli aquilani».  E proprio a L’Aquila e a tutti coloro che hanno sofferto, è stata dedicata una delle loro canzoni più belle, “Ave Maria Mater Misercordiae”, cantata anche a Papa Francesco, in occasione della Giornata della Gioventù.

L’orgoglio del sindaco de L’Aquila

«Un’edizione nel segno della rinascita e di fiducia nel futuro».  Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel dichiarare aperta la edizione 725 della Perdonanza celestiniana, che cade a dieci anni dal sisma, dopo l’accensione del tripode della Pace nel piazzale della basilica di Collemaggio. «La nostra comunità – ha ricordato il sindaco eletto con Fratelli d’Italia – unita e rafforzata dal messaggio celestiniano che ormai è parte del nostro dna, sta affrontando con tenacia e determinazione la sfida della ricostruzione e della riedificazione dell’animus della città».

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