Libia, due attacchi in poche ore vicino alla base italiana di Misurata: e la Trenta tace (video)
Distrutto l’aereo con le armi per Serraj da Ankara
Dopo le 14 il secondo attacco di Haftar
Ora le forze del generale Haftar annunciano altri raid nella zona di Misurata. Oggi poco dopo le 14 la sala operativa dell’Aeronautica dell’Esercito nazionale libico dà notizia in un comunicato diffuso dai media libici di “tre raid effettuati contemporaneamente” nella zona dell’Accademia dell’Aeronautica delle forze che sostengono il governo di concordia nazionale libico di Fayez al-Serraj. Il colonnello Mohammad Manfour, capo della sala operativa, ha precisato che nel mirino delle operazioni sono finite “due stazioni radar” e ha rivendicato il “successo al 100 per 100” degli attacchi, aggiungendo che “non ci sono stati danni collaterali”. Le forze al comando di Haftar invitano “civili e stranieri a stare alla larga dagli assembramenti delle milizie terroristiche” nella zona di Misurata. Una nota diffusa dai media libici afferma che “saranno obiettivo dell’Aeronautica” di Haftar. L’avvertimento è contenuto nel comunicato con cui le forze di Haftar annunciano raid effettuati nella zona di Misurata. In particolare il nuovo attacco di droni che operano in favore delle forze nazionaliste, contro l’aeroporto di Misurata, ha colpito bersagli a sud-ovest della pista mentre il contingente italiano è presso la ex accademia, sul lato nord-est della pista. Comunque non molto lontano, circa un chilometro. Sicuramente chi conduce gli attacchi è a conoscenza della presenza italiana ma chiaramente l’ospedale è in un luogo sempre più esposto. Il ministro Trenta non ha fatto sapere ancora niente per tranquillizzare i familiari dei militari. Ci pensiamo noi dato che ci risulta che siano tutti in buona salute anche se la tensione è palpabile. Non sarebbe il caso di spostare l’ospedale in un luogo meno esposto?