CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

M5S, spunta il sondaggio che brucia Di Maio: «Sostituiamolo con Conte»

M5S, spunta il sondaggio che brucia Di Maio: «Sostituiamolo con Conte»

Politica - di Valerio Falerni - 27 Agosto 2019 - AGGIORNATO 28 Agosto 2019 alle 10:15

«Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io». Chissà quante vuole nelle ultime ore Luigi Di Maio avrà ripensato a questo antico adagio e quante volte nella sua testa si sarà affacciato il sospetto di  essersi inchiodato alla trattativa con il Pd a lavorare per il re di Prussia, cioè Giuseppe Conte. Già, il premier dimissionario e molto probabilmente rientrante si fa di ora in ora più ingombrante fino ad insidiare il primato di Di Maio nel corpo vivo del M5S.

Il 67,4% dei grillini vuole Conte leader del MoVimento

La clamorosa novità emerge da un sondaggio della Gpf, secondo il quale per gli iscritti Cinquestelle è proprio Conte la vera risorsa del MoVimento. Al punto da essere indicato come guida del M5S da ben il 67,4 per cento dei grillini. Una maggioranza schiacciante che fa del professore di Volturara Appula l’opzione più credibile per la leadership interna, molto di più del dualismo Di Maio-Di Battista che, come spiega il presidente della Gpf Roberto Baldassarri, «si mangiano consensi l’un l’altro, in una lotta fratricida». L’attuale capo politico raccoglie infatti solo uno striminzito 14,3 per cento mentre Dibba si ferma poco distante, al 13,9.

Base stanca anche di Dibba

La rilevazione è stata effettuata tra il 24 e il 26 agosto e indaga anche sulla figura che a parere degli italiani sarebbe più adatta a guidare il governo. Tra il politico di professione e l’esponente della società civile (ancora Conte) è il secondo a prevalere con il 44 per cento dei consensi, rispetto al 32 del primo. Il 19 per cento degli interpellati non lo ritiene invece un aspetto risolutivo e si colloca nella casella degli indifferenti. A confermare la fluidità del voto e il fatto che ormai l’appartenenza politica non è più il solo e unico criterio di scelta, la ricerca mette in luce che il 40,2 per cento si riconosce in un partito presente in Parlamento, il 39,4 non si riconosce in un partito o un leader e il 19,3 si riconosce infine solo nella figura del leader.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

C'è un commento:

  1. eu7yZnsfvR ha detto:

    Come cambiano i tempi, oggi va di moda il leader piacione, se leggermente ignorantello di politica meglio, l’importante è che sappia fare dei piacevoli discorsetti sull’aria fritta , il baciamano alle signore e che abbia un buon guardaroba, se rinascesse Einaudi sarebbe un invisibile e forse anche Togliatti ,ma soprattutto Alcide De Gasperi, schivo nell’esternare e non certo un Adone. Insomma il neo Presidente del Consiglio deve avere i fondamentali del corteggiatore di Uomini e Donne Over, altrimenti niente like.

di Valerio Falerni - 27 Agosto 2019