Migranti, i preti “rossi” galvanizzati: la parola d’ordine è asfaltare Salvini

29 Ago 2019 13:51 - di Redazione

I sacerdoti anti-Salvini alla riscossa: ora che il leader del Carroccio è in disarmo, loro tornano a caricare i fucili della propaganda pro-migranti e a sparare tutte le munizioni tenute in sordina fino ad oggi. Le ragioni di governo possono venire meno e per loro apparecchiare l’altare dove celebrare il rito dell’accoglienza sarà più facile. Per questo, dal parroco di Lampedusa Carmelo La Magra, al coordinatore nazionale di Pax Christi, Don Renato Sacco, passando per Padre Sorge, gesuita, teologo e politologo, ex direttore di Civiltà cattolica, i sacerdoti militanti sono tutti pronti ad indossare in trincea i paramenti religiosi del caso per chiedere sbarchi, porti aperti, ospitalità coatta. Ed è già un profluvio di appelli.

I sacerdoti “rossi” pro accoglienza galvanizzati dal governo che verrà

Il primo ad aprire le danze degli inviti veementi all’accoglienza coatta e all’immigrazione indiscriminata è Don La Magra, parroco di Lampedusa che dall’avamposto isolano rompe gli indugi e all’Adnkronos lancia il suo «appello a fare scendere i migranti dalla nave Mare Jonio». «Può apparire scontato e banale – esordisce il prelato – lo ripetiamo a ogni soccorso, ma appare quanto mai urgente davanti a quella che è stata ribattezzata la “nave dei bambini”. Mai così tanti e mai così piccoli. Fino a quando devono rimanere in mare? Tra l’altro oggi le condizioni meteo sono pessime». Non solo: sempre a proposito della nave di Mediterranea Saving Humans ferma a 13 miglia dalla più grande delle Pelagie con a bordo 106 migranti, tra cui 22 bambini e diverse donne, tra cui otto donne in stato di gravidanza, il religioso aggiunge: «Ogni giorno in più in mare è un giorno di sofferenza per queste donne e questi bimbi». Lo stop allo sbarco resta incomprensibile per il parroco di San Gerlando che, in barba alla lotta allo strapotere delle Ong complici di schiavisti e trafficanti di esseri umani, e per tirare acqua al suo mulino, torna a ribadire che «nella notte sono arrivati 78 persone, siriani e cittadini del Bangladesh, con uno sbarco autonomo. Perché allora accanirsi contro le Ong, perché continuare con questa lotta contro chi salva vite in mare? Mettiamo fine al più presto a questa agonia».

Migranti, Padre Sorge coinvolge Conte premier

E dalla pietas per i migranti in mare al risentimento contro il ministro che ha fin qui provato a disciplinare la spinosa materia, il passo è breve: «L’atteggiamento di Salvini? Credo sia illecito in base alle nostre leggi e al diritto internazionale, disumano ma, soprattutto, inutile perché non ha portato nel passato e non porterà neppure questa volta a una soluzione. I casi delle scorse settimane ci dicono che le persone a bordo di queste navi alla fine vengono sbarcate, perché allora lasciarle in mezzo al mare per giorni in condizioni precarie?». E infine: «Siamo davanti a una manifestazione di forza e autorità che è ancora più sgradevole quando viene esercitata sulla pelle dei più deboli». Parole forti e toni aspri a cui fa prontamente eco il gesuita, Padre Massimiliano Sorge che, andando anche oltre l’attacco al titolare del Viminale, prova a coinvolgere già direttamente Conte, e in tweet afferma: «Conte premier? Ha mostrato di averne la stoffa, mandando a casa Salvini. Gli rimane, però, l’ombra del collaborazionismo (legge Sicurezza, ecc.). Potrà eliminarla?».

Migranti, il “contributo” di Don Renato Sacco

Lanciando lo stesso interrogativo che torna a porsi in maniera più compiuta e puntuale anche Don Renato Sacco che, soffermandosi sul tema dei migranti, in una riflessione pubblicata su Famiglia cristiana nel numero da oggi in edicola, sui temi di cui il nuovo governo dovrebbe occuparsi e declinando dal primo all’ultimo rigo del suo contributo la discussione ai temi di cui il nuovo governo dovrebbe occuparsi, dichiara quanto e perché sia «lecito e doveroso sperare che un nuovo Governo almeno, come minimo sindacale, cancelli le nefandezze dei Decreti sicurezza, il Decreto bis in particolare. Credo sia urgente un’operazione verità – aggiunge il religioso – prima ancora che umanità. Riflettere anche sui dati, quelli sì purtroppo veri, dell’emigrazione dall’Italia e in particolare dal Sud Italia! Non si possono tagliare i fondi alla cooperazione e poi dire aiutiamoli a casa loro. Credo che chi governa debba trovare il modo di gestire i flussi, certo, ma nello stesso tempo non criminalizzare il profugo, il migrante, chi chiede asilo». L’esercito di sacerdoti rossi è pronti e torna ad affilare le armi. La pletora di buonisti dem può tornare a serrare i ranghi.

Commenti

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  • Laura52 30 Agosto 2019

    I preti, papa compreso, si occupino di svolgere la loro funzione di ‘pastori’ del popolo invece di fare politica. Da loro ho sentito solo parole di odio e disprezzo nei confronti di chi non è di sinistra. Per ora sono riusciti solo ad allontanare tanta gente dalla pratica religiosa. Io prego il Padre eterno per conto mio, e, da quando c’è questo papa, non do neppure più l’8 per mille alla chiesa cattolica, perchè proprio non mi riconosco più in questa comunità

  • Cristiani Riccardo 30 Agosto 2019

    Rispetto la persona dei sacerdoti riguardo alla sacralittà della loro ordinazione, ma non mi sento di appartenere al loro “partito” oggi così impegnati, a mio avviso, un nmodo inopportunmo e non competente nè doverosamente informato nell’ambito politico. Mi pare che mai abbiano considerato l’aspetto delllo sfruttamentio per profitto di quei poveri e diseredati esseri umani, certamente bisognosi. di solidarietà e accoglienza. Tuttavia, perchè le invettive contro esponenti politici non sono state rivolte alle silenti e opportunistiche nonchè egoistiche competenze dell’U.E.? La salvezza delle anime non è più prerogativa del ministmero sacerdotale in primis?Vedremo se questa verve troverà pari impegno e richiamo evangelico quando il laicismo materialista proporrà leggi che avversano i principi non negoziabili che sono tali in quanto rimandano direttamente a Dio creatore. Oppure si dirà, allora, ch e la politica deve avere il diritto alla sua autonomia? la sua autonomia? Prego affinchè la teoria “dello scarto” abbia riguardo anche nei confronti degli avversari bisognosi di conversione. Questo si addice a un prete.

  • fabio dominicini 30 Agosto 2019

    Bergoglio con il codazzo dei porporati e dei preti “rossi” sta facendo il possibile per allontanare i fedeli , che ragionano con la loro testa , dalle chiese !!
    Basta con l’accoglimento incontrollato, basta con il favorire l’invasione islamica, basta con i partiti dell’aborto , delle unioni contro natura , della disgregazione della Famiglia !!!

  • Silvia Toresi 30 Agosto 2019

    Comunque non dimentichino come hanno votato gli Italiani.

  • carla 30 Agosto 2019

    D’accordo all’accoglienza ma dopo chi li mantiene? Già ci sono molti problemi in Italia per i ns figli..il Vaticano ci pensa?

  • 30 Agosto 2019

    In Libia i porti non sono sicuri.
    Nei luoghi di smistamento gli immigrati vengono sottoposti a torture,menomazioni e addirittura ad omicidi.
    Ma,nell’attraversare il deserto per raggiungere la Libia da quale arcangelo sono stati guidati per difendersi da predoni,insolazioni diurne e refrigerazioni notturne?
    Ed è stato opera dello Spirito Santo che le donne sono rimaste incinte?
    Ed i bambini che viaggiavano soli,senza genitori,da chi venivano accuditi?
    E’ ora di finirla con questa farsa voluta da negrieri senza scrupoli,supportati,almeno qui in Italia,dai sinistroidi e da tanti accaparratori di sostanze economiche.

  • Francesco Ciccarelli 29 Agosto 2019

    Prelati cattolici? Non mI meraviglierei se rivelassero un’altra religione.