Spunta la foto del “missino” Sandro Gozi con Almirante. Il politico dem: “Ero giovane”
«Avevo sedici anni, il mio migliore amico era il segretario locale del Fronte della Gioventù. Venivo da una famiglia di centrosinistra e il mio fu un atto di ribellione. Ci ho messo molto poco a capire che quella non era la mia strada». Sandro Gozi, volto noto del centrosinistra, ora esponente del governo francese, conferma. È proprio lui nella foto diffusa in Rete in queste ore. «È noto a tutti che il mio primo voto – aggiunge Gozi – fu infatti per il Partito repubblicano italiano. D’altra parte mi pare che anche Salvini fosse del Leoncavallo, o che altri leader da giovanissimi abbiano fatto scelte che poi nel corso della vita sono cambiate».
La storia politica di Gozi: da Almirante a Macron
L’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Politiche Europee dei governi Renzi e Gentiloni, (ora nominato dal presidente francese Macron per la stessa carica) è stato tirato in ballo da un articolo pubblicato sul Primato Nazionale. Il sito scrive che il politico Pd da ragazzo risultava militante del Fronte della Gioventù. La tessera viene pubblicata dal sito della rivista che riproduce anche una fotografia che lo ritrae con altri giovani insieme al segretario del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante. Per il suo ruolo nel governo d’Oltralpe, Gozi è stato pesantemente attaccatto dal centrodestra e soprattutto da Fratelli d’Italia, che ha chiesto formalmente che gli venga revocata la cittadinanza italiana.
La foto ritrae un gruppo di giovani militanti missini che posa sorridente accanto a Giorgio Almirante, leader storico della destra italiana. Siamo a metà degli anni Ottanta, e il segretario del Msi è in visita a Cesena, nella rossa Romagna, accompagnato per l’occasione da un certo numero di attivisti. Scrive il sito che ha prodotto lo “scoop”, «Sandro Gozi (come da foto sopra) era regolarmente tesserato al movimento giovanile dell’Msi… “Sono un uomo di confine – ha detto Gozi – che lavora per abbattere i confini della politica nazionale” e “l’unico progetto europeo valido è transnazionale, come è quello di Macron”. Ecco, chissà cosa avrebbe pensato quel giovane militante del Fronte della Gioventù di questo “sovranismo” al servizio della Francia».